CUNEO - Caro energia, Bergesio (Lega): “Subito intervento del Governo o a rischio decine di aziende cuneesi"

L'intervento del senatore cuneese del Carroccio: "Si dia mandato a Draghi affinchè il Governo metta un tetto alle bollette"

30/08/2022 16:15

“Il caro-energia rischia di mettere definitivamente in ginocchio le famiglie e lo straordinario tessuto di imprese piccole e medie della nostra Provincia. Si metta subito in atto l’armistizio tra forze politiche chiesto dal nostro Segretario Matteo Salvini e si dia mandato a Draghi affinchè il Governo metta un tetto alle bollette”. Lo dichiara il Senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, commentando i rincari drammatici del costo dell’energia che stanno decimando le imprese del Paese.
 
In Italia il costo medio dell’energia sale oggi a 740 euro al MWh, con un massimo orario di 867,28 euro ed un minimo di 688,24 euro. Sabato scorso era stato fissato a 713,69 euro. Una vera e propria stangata da 1.231 euro in più a famiglia rispetto al 2020 (+93%) ed un salasso per le imprese. Per le famiglie, nel 2021, a causa dei forti aumenti scattati a partire dall'ultimo trimestre dell'anno, la bolletta del gas ha raggiunto i 1.162 euro a nucleo, 802 euro quella della luce, per un totale di 1.964 euro. Nel 2022, per effetto dei rincari delle tariffe e nonostante le misure adottate dal Governo, la spesa complessiva per l'energia sale a 2.558 euro a nucleo, 1.516 euro per il gas, 1.042 euro per la luce. Per le aziende i costi sono stratosferici. Un conto che potrebbe ulteriormente aggravarsi ad ottobre. E le previsioni per il 2023 non sono ottimistiche, con tensioni sulle quotazioni dell'energia che proseguiranno anche nel corso del prossimo anno.
 
“In assenza di un blocco delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia, 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020 – dice il Senatore della Lega -. Come chiede Salvini, bisogna agire tempestivamente. Serve un armistizio politico. Le bollette non sono di destra né di sinistra e se non si agisce subito ci sarà una strage di aziende italiane e le famiglie non riusciranno ad andare avanti. Dobbiamo stanziare subito 30 miliardi, utilizzando gli extra-profitti generati dalle società energetiche, per un piano nazionale per la sicurezza energetica e per contenere gli aumenti del gas. Ma per farlo serve un accordo tra tutte le forze politiche che sostengono il Governo, e riunire subito il Consiglio dei Ministri".
 
Il Senatore Bergesio conclude: "L’idea avanzata dalla Lega è adottare il modello francese, una legge per impedire gli aumenti oltre il 4% delle bollette di luce e gas. E’ fondamentale non aspettare ottobre perché sarebbe troppo tardi, ma dare subito mandato al Governo per portare in Parlamento una proposta”.

c.s.

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