Stretti tra il caro energia, l'inflazione e le incertezze per i prossimi mesi i piemontesi taglieranno la spesa per consumi per 400 milioni di euro nell'ultima parte del 2022. Lo stima Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto con Swg su un campione di consumatori tra i 18 ed i 65 anni, i cui risultati sono stati riportati dall'Ansa.
E sono crescenti le difficoltà di negozi, bar e ristoranti: a Torino rispetto a un anno fa ci sono 303 attività commerciali in meno (-1,4%), che diventano 525 (-1,2%) se si considera anche la provincia. Il sondaggio rivela che il 68% dei consumatori prevede di ridurre gli acquisti da qui a fine anno: e se il 39%, per ora, si concentra sulle spese 'superflue', il 29% ha messo in conto tagli su tutte le voci. Solo il 19% ritiene di poter lasciare invariato il budget; appena il 5% lo incrementerà.
A pesare, in primo luogo, l'aumento generale dei prezzi, segnalato dal 38% degli intervistati, e delle bollette di luce e gas, indicato dal 24%. Sulle intenzioni di spesa, però, incidono anche il peggioramento delle condizioni economiche/lavorative personali (12% delle risposte) e l'incertezza (11%); l'8% prevede di contenere gli acquisti a causa della riduzione già subita dei risparmi famigliari. La scure anche sugli acquisti natalizi: quasi la metà (49%) prevede di 'tagliare' i regali: il 25% progetta di spendere tra il 10 ed il 30% in meno, il 24% porterà la riduzione oltre il 30%. Le vacanze delle feste si riducono: il 69% ha già deciso di rinunciare ai viaggi. Chi parte, comunque, riduce la spesa: quella prevista è di 492 euro, quasi 200 in meno dei 683 del 2019.
"Famiglie e imprese sono sempre più in affanno e non sarà certo un week end positivo (come quello di Ognissanti) a invertire una tendenza purtroppo ormai consolidata - dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - Bisogna intervenire urgentemente: al nuovo governo chiediamo di mettere tra le priorità il prolungamento ed il rafforzamento dei sostegni fino a quando il calo dei prezzi energetici non beneficerà famiglie e imprese. Ma è necessario anche pensare a una detassazione straordinaria delle tredicesime: un intervento che darebbe impulso a consumi e fiducia".