Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un lettore.
Cari candidati presidenti della Liguria, perché nei vostri programmi ignorate l’importanza dei collegamenti infrastrutturali tra Piemonte e Liguria? Nessuno dei due candidati liguri principali alla regione (Toti e Sansa) cita la nostra regione quando si parla di infrastrutture, eppure gli amici liguri non possono fare a meno del Piemonte, sfogo naturale di quella Liguria priva di retroporti, con la realtà piemontese corridoio cruciale per merci e persone. Pur essendo un vizio quello di concentrarsi nelle campagne elettorali soprattutto sul capoluogo regionale (noi cuneesi ne sappiamo qualcosa), si deve rammentare come sui collegamenti interregionali sia fondamentale fare fronte comune se si vuole ottenere qualcosa dai fondi comunitari e nazionali, altrimenti si perderà un treno che potrebbe non passare più. Il futuro presidente ligure inserisca, quanto prima, nelle infrastrutture strategiche per la Liguria sia la ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza che la Torino Savona, collegamenti di valore sovraregionale e sui quali la candidatura per ottenere fondi (indispensabili) avrebbe maggiori possibilità di successo se promossa assieme. La politica locale e regionale non pensi più solo all’interno dei propri confini ma comprenda come la competizione globale è serrata e solo unendo le forze con le regioni vicine si potrà costruire un soggetto sociale, economico e politico forte ed in grado di farsi valere ai tavoli nazionali ed internazionali.
Lorenzo Pallavicini