Si è svolta in Sala Vinaj nella mattinata di oggi, mercoledì 4 marzo, la conferenza stampa di presentazione del bando di gara per la progettazione degli interventi di recupero della ex Caserma Montezemolo a Cuneo. Il bando, pubblicato lo scorso 19 febbraio, è finanziato dai fondi europei dell’Agenda Urbana con una base d’asta di 524 mila euro: al gruppo di progettisti che se lo aggiudicherà verranno affidate la realizzazione del progetto di fattibilità, di quello definitivo e di quello esecutivo. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al prossimo 27 marzo, tre giorni dopo si procederà con l’apertura delle proposte. Il gruppo vincitore avrà da lì in poi 270 giorni di tempo per completare l’incarico.
Alla base del bando lo studio di fattibilità realizzato dall’azienda torinese Chintana Srl: previsti l’abbattimento e la ricostruzione di un edificio originariamente utilizzato come autorimessa, considerato non più recuperabile, e la ristrutturazione di un altro stabile, che si affaccia su corso Francia. L’idea di massima è quella di realizzare nell’area spazi di aggregazione, auditorium, luoghi ricreativi e per la pratica dello sport, luoghi di ritrovo per giovani, strutture dedicate agli eventi, al teatro e alle mostre.
Al tavolo dei relatori l’assessore alla Rigenerazione Urbana Mauro Mantelli, il responsabile del servizio Infrastrutture del Comune Walter Martinetto e la vice presidente della commissione Cultura Laura Risso. Presenti anche cittadini e rappresentanti delle associazioni, critici su diversi aspetti dell’intervento: in molti hanno contestato all’amministrazione una scarsa partecipazione nel processo che ha portato al progetto di recupero dell’ex area militare. La posizione di Mantelli, però, in questo senso è molto chiara: “Insieme al Piano strategico del 2006 questo è il progetto più partecipato della storia di Cuneo. Il ruolo della politica non è dar ragione a tutti, ma filtrare esigenze della cittadinanza e trasformarle in decisioni. Sulla ex Caserma Montezemolo abbiamo raccolto idee soprattutto tra i giovani: il questionario sul tema stilato da alcuni studenti dei licei ha raccolto più di 800 risposte e proposte”.
“L’obiettivo è creare uno spazio di aggregazione, in cui le persone possano incontrarsi, uno spazio che promuova le interazioni culturali e sociali, in un periodo storico in cui nell’Occidente stiamo assistendo ad un processo di inaridimento delle relazioni. Intendiamo creare uno spazio che aggiunga una direttrice “est-ovest” da aggiungere a quella “nord-sud” per quanto riguarda la mobilità senza automobili”, ha spiegato Mantelli. “Non dobbiamo cercare di replicare modelli già esistenti, ma attivare attività a reddito che creino anche posti di lavoro”.
“La ex Caserma Montezemolo - ha proseguito l’assessore - non sarà un’ulteriore area verde, in città ne abbiamo già e adesso abbiamo altre esigenze. Dovrà essere un’area molto attiva e sarà solo la prima, ci sono molti altri spazi ed edifici da recuperare in città. La vicina piazza d’Armi, invece, diventerà un polmone verde”.
Negli scorsi giorni Mantelli era stato a Firenze per “Many Possible Cities”, festival dedicato alla rigenerazione urbana. Insieme a lui anche Laura Risso: “L’obiettivo è trasformare un “non luogo” in un luogo fruibile da tutti, a Firenze abbiamo potuto toccare con mano un luogo che ha vissuto un processo simile. Dobbiamo promuovere la socialità, tornare a vere forme di relazione”.
L’ingegner Martinetto ha poi illustrato alcuni aspetti tecnici del bando: “E’ bene specificare che non si tratta di un concorso di idee: cerchiamo progettisti che sviluppino le nostre linee guida. Valuteremo capacità e competenze del gruppo di progettazione e andremo a colmare un’area che oggi rappresenta un vuoto nella città. La difficoltà dei progettisti sarà rendere l’area versatile e funzionale, perché chiaramente per limiti di spazio non si potranno realizzare tutte le proposte e le idee”. Nel punteggio che andrà a determinare la graduatoria, l’85% sarà determinato proprio dalle competenze del gruppo progettuale e dalle esperienze pregresse, solo il 15% dalla convenienza economica dell’offerta.
A margine della conferenza gli interventi del pubblico. Tra i punti contestati, oltre alla già citata “scarsa partecipazione”, l’abbattimento di molti degli alberi presenti nell’area (“Se sarà possibile evitarlo, lo eviteremo”, ha risposto Mantelli) e la realizzazione di una “piastra” per eventi da 10 mila metri quadrati: “Non è corretto parlare di “cementificazione”, potrebbero esserci anche altre soluzioni - ha replicato l’assessore - ma serve realizzare una superficie dura che possa ospitare fiere ed eventi più volte l’anno”.