Adesso bisogna vederci chiaro, dicono in coro le opposizioni. E nei banchi della minoranza c’è chi gioca d’anticipo. Giancarlo Boselli, capogruppo di Indipendenti, ha già depositato un’interrogazione nella quale si chiede alla sindaca Patrizia Manassero di sapere quali consiglieri e assessori negli ultimi cinque anni abbiano svolto “perizie, consulenze e attività professionali per enti, società, associazioni controllate e partecipate del Comune”, nonché per quali entità ed importi.
La “bomba” è stata sganciata a poche ore di distanza dalla scoperta che il Miac aveva affidato allo studio tecnico “Pellegrino e Pecollo associati” la perizia relativa alla vendita dei terreni alla Scannell Properties (quelli, per intenderci, su cui Amazon ha realizzato un capannone tuttora sfitto). Lo studio di Roata Rossi fa capo all’attuale assessore
Luca Pellegrino, il quale però, all’epoca dei lavori, non era ancora componente della giunta - ma già capogruppo di Centro per Cuneo in Consiglio comunale. Lui si difende
precisando di non aver comunque preso parte alla perizia:
“L’incarico lo ha ricevuto il mio collega di studio”, nello specifico lo zio
Battistino Pellegrino. Troppo poco per placare l’ira delle opposizioni.
“Nessuno di noi avrebbe immaginato che un’amministrazione, su un caso come questo, non prestasse attenzione” tuona Boselli, che aggiunge: “È una situazione che crea grande imbarazzo al sindaco e a questa maggioranza e se io fossi sindaco credo porrei a Pellegrino la questione delle dimissioni”. La faccenda, precisa l’ex vicesindaco diessino di Valmaggia, va al di là degli aspetti legali: “Un consigliere, tantopiù un capogruppo, non può avere quei lavori e giustificarsi dicendo che la perizia l’ha fatta suo zio. Anche se non ci fossero vincoli legali, sarebbe eticamente grave”. Cambia qualcosa il fatto che non si trattasse di un affidamento diretto del Comune, bensì di una partecipata? “È un aspetto che stiamo approfondendo, ci sono ipotesi diverse. Forse è eccessivo parlare di abuso d’ufficio ma è evidente che qualcosa non va, specie se è una partecipata in cui il Comune ha la maggioranza”.
“Probabilmente - ipotizza Boselli - emergeranno altri casi, non per nulla ho chiesto i dati degli ultimi cinque anni”. Intanto continua il lavorio delle opposizioni - Lauria e la coalizione benicomunista, oltre agli Indipendenti - anche su altri due dossier, l’affaire Tettoia Vinaj e il biodigestore: “Riguardo a Tettoia Vinaj non pensavamo mancasse la fideiussione e nemmeno ci aspettavamo che mancassero determinati documenti relativi al biodigestore: stiamo passando al vaglio tutte le carte”. La maggioranza è avvisata.