Deciso aumento della cassa integrazione a settembre in Piemonte: rispetto allo stesso mese dello scorso anno si registra infatti un incremento del 229,3% (+60,7% ordinaria, +378,8% straordinaria, -100% cig in deroga ormai estinta) contro un dato che a livello nazionale si assesta sul +51,9%. E' quanto risulta dal Rapporto Uil reso noto dall'Ansa. L'aumento interessa tutte le province, con l'eccezione di Alessandria (-50,9%) e Vercelli (-60,7%): a Cuneo l'incremento è del 593,2%, a Novara +3.527,4%, a Biella +1.607%, ad Asti +370,4%, a Verbania +254,4%, a Torino +187,7%. Il Piemonte è al secondo posto in Italia per ore richieste, dopo la Lombardia. Torino si conferma invece nettamente la città più “cassaintegrata d'Italia”, in crescita il gap rispetto a Roma e Napoli.
"I dati confermano lo stato di sofferenza del tessuto produttivo piemontese. La regione continua a perdere colpi e Torino si colloca con l'intera area metropolitana agli ultimi posti per ricchezza prodotta nel confronto tra le principali realtà del centro-nord", ha commentato all'Ansa il segretario generale Uil Piemonte, Gianni Cortese.