Nella serata di ieri, martedì 3 aprile, con una modifica allo Statuto e l'approvazione del regolamento per il referendum consultivo, il Consiglio comunale di Castellar ha mosso il primo passo verso la fusione. Con chi? Difficile dirlo, almeno per il momento. Allo stato attuale la soluzione più accreditata pare l'incorporazione al Comune di Saluzzo, mentre la seconda ipotesi è la fusione con Brondello e Pagno. “Con il Comune di Saluzzo c'è una trattativa ufficiale – spiega il sindaco di Castellar, Eros Demarchi – Nonostante ciò vogliamo continuare a confrontarci con i comuni di Brondello e Pagno, bisogna solo capire che cosa vogliono fare le rispettive amministrazioni”.
Demarchi ha definito “propedeutico” ad una fusione il Consiglio comunale di ieri affermando che in questa fase “non si può escludere nulla”. Intanto tra due giorni, venerdì 6 aprile, i tre comuni della valle Bronda si siederanno nuovamente a un tavolo dopo l'incontro del 7 novembre a Pagno.
Allo stato attuale la pratica con Saluzzo è ferma alla richiesta di chiarimenti alla Regione Piemonte nel caso in cui la fusione tra Castellar e quella che fu la capitale del Marchesato andasse in porto. “Abbiamo chiesto che ci venga confermato dalla Regione, non solo verbalmente, che Castellar possa mantenere i vantaggi di cui gode rispetto al territorio di Saluzzo sulla 'montanità' dello stesso”.
Insomma, Castellar sta 'flirtando' con Saluzzo, ma non chiude la porta a Pagno e Brondello. Già dai prossimi giorni, dopo l'incontro tra i tre comuni della valle Bronda sarà possibile capire con chi Castellar convolerà a nozze.