"I rapporti e le comunicazioni di questi giorni tra Ministero delle Infrastrutture e Comuni non sono efficaci. Gli Enti locali di molte Regioni italiane non hanno ancora ricevuto l'annunciata lettera che chiede ai Sindaci di segnalare, entro il 30 agosto, strade, ponti, dighe e altre infrastrutture 'non sicure', che necessitano di manutenzione urgente o di sostituzione. Un monitoraggio che andava condiviso con le associazioni degli Enti locali, con maggior tempo a disposizione e l'indicazione chiara degli obiettivi. Cioé quante risorse sono disponibili e quali siano le priorità che il Paese si dà, anche a seguito della tragedia di Genova".
Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. L'Associazione continua a ricevere segnalazioni di Comuni che non hanno ricevuto la lettera del Mit firmata dal Ministro, attraverso i Provveditorati alle Opere pubbliche regionali.
"Nonostante quanto annunciato sul sito del Ministero nella nota del 16 agosto - prosegue Bussone - sembrerebbe che ai Comuni non arriverà lettera formale del Mit. Bensì, secondo quanto apprendiamo ufficiosamente, i Comuni dovranno agire da soli con un proprio elenco, un file da inviare via Pec al Ministero. Bene. O quasi. Peccato non ci siano i tempi, la richiesta Mit, mai arrivata, non sia chiara, i Comuni non abbiano personale adeguato per le rilevazioni, non sia definito il perimetro nel quale agire e con quali scopi, con quali soldi pronti. Peraltro, le mail dei Comuni sono invase da proposte di studi tecnici pronti a fare il rilevamento. C'è qualcosa che non va. Se il Mit vuole con una task force intervenire sui territori, spieghi modalità e definisca con chiarezza cosa i Comuni devono fare e cosa devono aspettarsi. Altrimenti, il rischio è l'aumento di allarmi e incomprensioni, anche con i cittadini. Oltre che si generi un ulteriore corto circuito nello snodo delle comunicazioni tra Mit ed Enti locali".