Centri commerciali chiusi nei fine settimana, ad eccezione dei reparti alimentari, nuova organizzazione per quanto riguarda la scuola con didattica “mista” imposta nella misura del 50% dalla seconda superiore in su. Sono i tratti fondamentali del provvedimento deciso dalla Regione Piemonte per tentare di arginare la nuova rapida risalita dei contagi da Coronavirus. La nuova ordinanza firmata dal presidente Alberto Cirio, che recepisce anche le indicazioni contenute nel nuovo Dpcm, è stata presentata in una videoconferenza nella serata di oggi, martedì 20 ottobre, cui hanno preso parte anche il sindaco e il Prefetto di Torino, Chiara Appendino e Claudio Palomba.
“Si tratta di misure ispirate a princìpi di prudenza e di rigore, che i sindaci potranno poi modulare e integrare ‘chirurgicamente’ in base alle esigenze dei territori e delle comunità. Quello che facciamo oggi ci permetterà di non chiudere ristoranti, centri estetici, parrucchiere e altre attività e ovviamente un lockdown generalizzato”, ha spiegato l’ex europarlamentare albese.
I centri commerciali, come detto, dovranno chiudere il sabato e la domenica, tranne che per quanto riguarda la parte alimentare.
Da lunedì 26 ottobre, invece, le scuole del Piemonte dovranno attivare forme di didattica a distanza per alleggerire del 50% la presenza degli studenti nelle classi, ma solo dal secondo all’ultimo anno di superiori: fino al primo anno di superiori si continuerà con le lezioni in presenza senza distinzioni. La misura coinvolge in Piemonte circa 135 mila ragazzi ed ha l’obiettivo di evitare gli assembramenti sui mezzi pubblici: “Chiediamo una forma di didattica mista, in modo alternato: - ha spiegato Cirio - per esempio una settimana potranno frequentare in aula le classi seconde e terze, quella dopo le quarte e quinte. Questa è una delle possibilità, ogni scuola potrà poi modulare le soluzioni nello specifico. Si tratta di un ordine, non di una raccomandazione come quella contenuta nel Dpcm. In questo modo dimezzeremo i carichi di studenti sui mezzi di trasporto: le scuole sono luoghi sicuri, è stato fatto un lavoro enorme, ma la stessa sicurezza non c’è sui mezzi. Si sarebbe dovuti intervenire, ma lo si è fatto solo in parte”.
Il provvedimento sarà valido per un mese: confermata la chiusura delle attività di tutte delle attività commerciali, tranne gli autogrill ed in ospedale, dalle 24 alle 5, ed il divieto di acquisto di alcolici da asporto dalle ore 21.