CUNEO - Cercasi Amos disperatamente: “Da due anni non risponde all’invito del Comune di Cuneo”

Boselli (Indipendenti) ripropone per l’ennesima volta il tema dell’audizione dell’ente. La sindaca: “I problemi lavorativi? Ci risultano solo vertenze individuali”

Andrea Cascioli 28/10/2024 18:25

La richiesta di audizione dei vertici di Amos è ormai un “classico” riproposto in innumerevoli sedute di Consiglio comunale. Ma Giancarlo Boselli promette che stavolta non ci saranno altre petizioni e si passerà a non meglio precisate azioni “su un livello diverso”: “È una cosa inaccettabile” tuona il capogruppo di Indipendenti, tornando a domandare perché l’ente non abbia mai risposto ai solleciti del Comune.
 
“Fare della dietrologia sarebbe facile, non ce n’è bisogno perché è evidente che qualcosa non torna” osserva Boselli, curioso di sapere “qual è la giustificazione che impedisce questa audizione”. “Non credo - aggiunge l’esponente dell’opposizione - ci sia società, ente o associazione, anche private, a cui abbiamo chiesto di venire in commissione per affrontare problematiche dirette o inerenti alla loro attività che si siano negate”. La compagine Amos, partecipata tra l’altro dall’ospedale Santa Croce di Cuneo e dalle due Asl provinciali, gestisce una serie di servizi sanitari e non solo, per conto del nosocomio cuneese e di altri enti pubblici. Nel consiglio di amministrazione, nominato dalla Regione, siedono assieme al presidente Simone Mauro (segretario cuneese della Lega) l’ex consigliera regionale Maria Carla Chiapello (anche lei in quota Lega) e l’ex sindaco albese di centrodestra Giuseppe Rossetto: “È una situazione che fa crescere ancora di più i dubbi sul perché Amos non voglia venire qui a parlare di ciò che ha fatto” conclude Boselli.
 
Anche Beppe Lauria (Indipendenza!) e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) si chiedono perché Amos si stia facendo desiderare. La risposta della sindaca Patrizia Manassero chiama in causa proprio il ruolo che l’ospedale e l’Asl hanno rispetto ad Amos: “Essendo un ente strumentale, gli amministratori preferiscono che siano Aso e Asl a rispondere delle scelte che tramite Amos si realizzano”. Di qui le resistenze, sebbene l’interlocuzione con i vertici, assicura la sindaca, siano proseguite.
 
Il tema principale che Boselli aveva sollevato riguarda le condizioni lavorative dei dipendenti. Una questione su cui, secondo le informazioni giunte in municipio, non ci sarebbero più grosse criticità: “I sindacati segnalavano che non risultassero altro che vertenze personali, come in tutte le aziende. Ho notizia che è stato chiuso in questi giorni un accordo tra le parti”. Per appurare se ciò corrisponda alla realtà, la sindaca propone un incontro “preliminare” con i lavoratori di Amos a cui potrà seguire un’eventuale riunione successiva con i vertici.
 
Nel frattempo si attendono aggiornamenti sulla questione ospedale: il 7 novembre l’assessore regionale Riboldi sarà presente all’assemblea dei sindaci dell’Asl CN1, proprio per un’informativa sull’ospedale. “Sarà un’occasione per avere ulteriori chiarimenti” assicura la prima cittadina.

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