CUNEO - Cessione crediti, Bergesio (Lega): “Subito emendamenti per evitare la paralisi dell’edilizia”

La nota del senatore cuneese del Carroccio: "Non possiamo permettere che l'emersione di frodi fiscali operate da alcune imprese determini un intervento generalizzato"

28/01/2022 08:49

"Non possiamo permettere che l'emersione di frodi fiscali operate da alcune imprese nella cessione dei crediti determini un intervento generalizzato, retroattivo, come quello del Governo, che punisce la stragrande maggioranza di imprese serie, mettendole nella totale incertezza e ponendole a rischio fallimento. Necessario correggere il Decreto Sostegni Ter”. Lo afferma il Senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega Salvini Premier, commentando la stretta, prevista nel Decreto Sostegni Ter, sullo sconto in fattura e sulla cessione dei bonus fiscali, sia edilizi, come il 110% o quello sulle facciate, sia quelli introdotti per l’emergenza Covid, come il bonus affitti, quello sanificazioni o il tax credit per l’acquisto di dispositivi di protezione personale. 
 
La norma che prevede la possibilità di cedere una sola volta sia lo sconto in fattura sia il credito d’imposta, introdotta per stroncare il fenomeno delle cessioni multiple dei bonus, ha scatenato un coro di no da parte delle imprese. Contraria anche la Lega.
 
“Giusto l’allarme lanciato per le tante truffe fiscali registrate dall’amministrazione finanziaria, ma il comportamento di pochi non può sfociare in un provvedimento generalizzato che punisce la stragrande maggioranza di imprese serie, gettandole nel caos e a rischio fallimento. Cambiare per l’ennesima volta le regole per la cessione dei crediti, creerebbe grande incertezza, costringendo aziende e privati a ricontrattare tutti gli accordi calcolati in base a disposizioni precedenti e molte imprese non avrebbero più la possibilità di ricevere il credito”, spiega Bergesio.
 
"Gli emendamenti che la Lega presenterà sono finalizzati a correggere il provvedimento al fine di consentire ancora successive cessioni del credito oltre la prima, a fronte di maggiori controlli, certificazione dei crediti e qualificazione delle imprese", aggiunge il Senatore, che conclude: “Bloccare il settore delle costruzioni significherebbe bloccare la nostra economia: come chiede la Lega, servono correttivi immediati”.

c.s.

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