Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dalla segreteria provinciale della Cgil.
Ancora una volta i dati dell’Istat ritraggono un Paese fragile, in cui l’occupazione resta la vera emergenza. Alla luce del continuo aumento del lavoro a termine (anche in provincia di Cuneo), a scapito di quello stabile, risultano incomprensibili e contraddittorie le misure del decreto dignità discusse in queste ore in Parlamento.
Nel decreto dignità da un lato, si punta positivamente alla limitazione dell’utilizzo del tempo determinato, ma senza il coraggio di inserire la causale fin dall’inizio, dall’altro si ripropone la liberalizzazione dei voucher, simbolo di precarizzazione e mancanza di tutele, come soluzione per settori strategici come agricoltura e turismo. Per questo prosegue la mobilitazione della Cgil.
Di fronte ad una evidente vulnerabilità del mercato del lavoro, occorre rilanciare urgentemente sia gli investimenti pubblici e privati che le politiche industriali per favorire occupazione di qualità; serve, inoltre, una riforma fiscale progressiva, che redistribuisca la ricchezza prodotta a favore del lavoro e delle pensioni, consentendo così il sostegno dei consumi e la ripresa della domanda interna.
Cgil Cuneo