CUNEO - Che fine ha fatto il bando per la Fondazione Ospedale? Boselli chiede spiegazioni

I termini per presentare domanda come rappresentante del Comune di Cuneo nel CdA scadevano il 22 luglio: “Dissidi in maggioranza” ipotizza il consigliere

Andrea Cascioli 01/08/2024 13:00

Una “deadline” ufficiale per la presentazione delle domande c’era, il 22 luglio alle ore 12. Una ufficiosa l’ha posta il capogruppo di Indipendenti Giancarlo Boselli: “Se entro le ore 15 di oggi non mi verrà fornito l’elenco di quanto hanno fatto domanda per la designazione in Fondazione Ospedale, mi piazzerò davanti all’ufficio della sindaca per ottenere risposte”.
 
Non è ancora giunta notizia, infatti, di quanti e quali siano i nomi di coloro che hanno presentato la propria candidatura per il bando che dovrà portare il Comune di Cuneo a designare un proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione della fondazione presieduta da Silvia Merlo. Informazione che Boselli dice di aver richiesto “per tempo”. L’incarico di consigliere di amministrazione non è remunerato, salvo documentati rimborsi spese, come precisa la stessa fondazione nel proprio statuto.
 
Statuto che la fondazione si è data di recente, con il passaggio a ente del terzo settore, e su cui più maretta del previsto in Consiglio comunale. Dai banchi delle opposizioni, Boselli e altri hanno lamentato il fatto di non essere stati consultati prima che il documento venisse approvato e inviato al governo: uno sgarbo istituzionale, secondo alcuni. Altro aspetto controverso è la menzione di “interventi e prestazioni sanitarie” tra gli scopi sociali. Cosa significa? Solo raccolte fondi e interventi similari, assicura la presidente, come è stato fatto di recente - con successo - per l’acquisto di una seconda PET. Ma qualcuno teme che da questo ci si possa allargare, potenzialmente perfino alle prestazioni sanitarie in senso proprio e cioè all’erogazione di visite e servizi: fantascienza, replicano la presidente e la sindaca, dato che si tratta di un ente senza scopo di lucro.
 
A parte queste divergenze interpretative - abbastanza forti da indurre a votare contro lo statuto non solo gli Indipendenti e la sinistra civica, ma anche un pezzo di centrodestra - ci si chiede il perché di questo ritardo nel comunicare una nomina che, come detto, non comporta altra remunerazione che il prestigio di farne parte. Si può ipotizzare che la conferma dell’ex sindaco Elio Rostagno nel ruolo non sia scontata ed è quanto in effetti suggerisce Boselli: “Ci sono dissidi in maggioranza, anche su questo”. Si vedrà.

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