“La scuola elementare dei Ronchi di Cuneo deve essere subito riaperta, senza se e senza ma, considerato che è perfettamente a norma e non necessita di alcun intervento di messa in sicurezza”. Per Carla Chiapello, responsabile provinciale Moderati Cuneo, nei giorni in cui la politica è impegnata a ripensare l’intero sistema scolastico nell’era Covid, non c’è altro tempo da perdere perché ormai settembre è alle porte e non si può correre il rischio di farsi trovare impreparati quando suonerà di nuovo la prima campanella per gli studenti.
L’istituto è stato dismesso alcuni anni fa in un’ottica di tagli dei costi, con il pretesto che il numero degli iscritti era esiguo, senza tenere conto che sarebbe così venuto a mancare un importante presidio del territorio. Stessa sorte è toccata alla scuola di Cerialdo. “È stato un errore perché la vita delle frazioni è organizzata intorno alle poche istituzioni presenti – continua l'ex consigliera regionale -. Una scuola che chiude è sempre una grossa perdita per una comunità. Scuole e chiese sono, infatti, luoghi di aggregazione che, in quanto tali, rappresentano i pilastri su cui si fondano le piccole realtà, scongiurando l’isolamento”.
Poche aule, pochi spazi a disposizione per garantire il rispetto delle norme anti-Covid. È il problema di cui si dibatte a gran voce in questo periodo. “Da alcuni amministratori è stata anche avanzata la proposta di utilizzare teatri e cinema per supplire alle carenze - conclude la Responsabile cuneese dei Moderati di Portas -. La scuola dei Ronchi offre una soluzione immediata che torna utile a molti genitori residenti in quell’area. Le aule sono spaziose e in più c’è un ampio cortile in cui è possibile tenere le lezioni all’aperto. Restituiamo al più presto alle comunità dei Ronchi e di Cerialdo, per anni penalizzate da scelte sbagliate, le loro scuole”.