Nel corso della nuova legislatura sarà necessario separare bandi per voucher di tipo A, utilizzabili per pagare le rette d’iscrizione e frequenza delle scuole paritarie, da quelli di tipo B, utilizzabili per pagare libri di testo, materiale didattico e trasporti in quanto sono bandi con finalità diverse e pertanto occorre definire scaglioni di Isee differenziati per garantire coperture più significative e puntuali alle fasce più deboli. È una delle priorità dell’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, illustrata in commissione Cultura (presieduta da Paola Antonetto) nel corso dell’informativa sul programma di lavoro per la nuova legislatura. “Con il voucher A, finanziato con circa 6.200.000 euro (4,9 milioni di euro più 1,5 milioni di euro) – ha spiegato – sono state coperte oltre 4.482 domande (su 4.516); i voucher B finanziati con circa 15 milioni al momento coprono circa 42.500 domande, a breve aggiungeremo 500 mila euro, per coprire ulteriori 1.400 istanze e raggiungere così la soglia Isee di 7,5 mila euro. Pertanto faremo la nostra parte ma va valutato di lavorare su una revisione della soglia Isee per aiutare davvero chi ha più bisogno. L’idoneo ammesso ma non finanziato non deve più esistere”.
Tra le altre priorità, “si lavorerà sulle grandi sfide del territorio, a partire dall’AI, su cui non si possono non coinvolgere le scuole, sul potenziamento delle discipline Stem e delle politiche di orientamento, che non possono essere considerate la Cenerentola delle politiche attive del lavoro, e sul rafforzamento della legge per i bambini da 0 a 6 anni, potenziando i servizi alla famiglia”. A una domanda posta da Sarah Disabato (M5s) ha fatto notare che se la Giunta dovesse dare piena copertura al voucher B dovrebbe stanziare circa 32 milioni di euro.
Ad Andrea Cerutti (Lega) ha dichiarato che, anche se non ci sono ancora le proiezioni definitive, si ritiene di coprire il 100% delle domande di borse di studio universitarie per l’anno in corso. Con Silvio Magliano (Lista Cirio), sempre in ambito di borse di studio, ha concordato sulla necessità di approfondire, anche a livello nazionale, criteri univoci per definire “capaci e meritevoli” gli studenti.
Nella prima parte della seduta l’assessore ha anche illustrato i programmi per il contrasto del bullismo e cyberbullismo, “tema che abbiamo particolarmente a cuore, rispetto al quale abbiamo sempre cercato di lavorare insieme per riuscire a portare avanti azioni di contrasto strutturato in maniera seria e condivisa”, ha spiegato. Gli interventi rivolti alle scuole del primo ciclo ripropongono annualmente il sostegno a specifiche azioni per l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica, con l’emanazione anche per il 2024/2025 del bando regionale finanziato con 240 mila euro. A partire da giugno 2023 il tavolo tecnico regionale ha avviato una serie di incontri per definire il piano triennale 2025-2027 che sarà approvato in Giunta nelle prossime settimane e successivamente, come previsto dalla legge regionale 2/2018, dovrà essere presentato in Consiglio regionale. Nel piano verrà inserito anche il “patentino smartphone”, progetto nato nella provincia di Verbania per poi diffondersi in tutto il Piemonte, che si intende far passare da sperimentazione diffusa a progetto strutturato. Durante il dibattito sono intervenuti per approfondimenti Domenico Rossi ed Emanuela Verzella (Pd), Valentina Cera (Avs).