VERNANTE - Chiusura Sanpaolo a Vernante, il Gruppo Oltre: "A cosa serve l'assessorato regionale alla Montagna?"

La presa di posizione dell'associazione: "Anche la Fondazione CRC, come azionista di peso, dovrebbe intervenire"

Redazione 11/04/2024 08:21

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egregio Direttore,
la nostra associazione è molto critica nei confronti della condotta di Intesa Sanpaolo, definita da Re-common e Greenpeace “banca nemica numero uno del clima”. Siamo sostenitori di quelle forme di risparmio che si astengono dal finanziare progetti che abbiano a che fare con l’inquinamento o con il settore bellico. In particolare Banca Etica, nata proprio con l’obiettivo di permettere ai cittadini di finanziare esclusivamente progetti sostenibili dal punto di vista delle persone e dell’ambiente.
 
Siamo, tuttavia, consapevoli che lo sportello di Intesa Sanpaolo di Vernante, già declassato dallo stato di filiale e con un orario ridotto, era l’unica opzione possibile per molti risparmiatori. Pensiamo soprattutto alle persone anziane, ma anche ai tanti titolari di attività che con la chiusura si vedranno privati della possibilità di depositare il contante.
 
Tale scelta è solo una delle tante azioni compiute dall’istituto che vanno nella direzione del profitto a scapito di tutto il resto. Così si esprimeva Enzo Raviola, Presidente della Fondazione Crc, in occasione dell’aumento di capitale in Intesa Sanpaolo: “Incrementare la nostra partecipazione è una decisione strategica finalizzata a creare nuove opportunità sia per la Fondazione, sia per il territorio su cui operiamo. Una scelta che permette di produrre valore dal patrimonio, grazie ai dividendi storicamente assicurati, di consolidare la presenza e i servizi a favore della crescita del tessuto economico e produttivo e di far crescere le opportunità di partnership con Intesa Sanpaolo per la realizzazione di iniziative nei campi del sociale, della cultura e dell'innovazione".
 
Riteniamo che come azionista di peso la Fondazione Crc dovrebbe intervenire su queste e altre decisioni che vanno in direzione di una politica indifferente alle esigenze dei territori e dei cittadini. Anche la Regione dovrebbe pronunciarsi. Altrimenti a cosa serve avere un assessorato alla Montagna se si assiste in silenzio alla privazione dei servizi in favore di chi la abita?
 
 
Associazione Gruppo Oltre

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