In montagna la raccolta delle castagne parte a fine settembre. Come sta andando la stagione produttiva nella “Granda”? Lo abbiamo chiesto a Marco Bozzolo, 33 anni, vicepresidente provinciale di Cia Cuneo e dal 2016 impegnato a gestire i castagneti di famiglia, tra i 700 e i 1.000 metri di quota, nella frazione Castello del Comune di Viola. In Valle Mongia. Afferma: “Ho sentito anche i colleghi di altre zone. Le prospettive ci vedono ottimisti. Le piogge, soprattutto le ultime di agosto, senza creare danni sono state manna dal cielo, in quanto nei nostri territori non è possibile irrigare. Non dovremmo più avere il problema della pezzatura piccola come lo scorso anno. Quindi, ci attendiamo una produzione molto buona. Al contrario di altre aree italiane, dove la siccità l’ha ancora fatta da padrone e la situazione è più complicata”.
La qualità? “Sto effettuando dei frequenti test a campione nei miei castagneti e i frutti sono sani e belli. Al momento, anche su questo aspetto siamo fiduciosi”. Rimane sempre da affrontare la questione del prezzo di vendita che nel 2022 è stato troppo basso e non adeguato ai costi produttivi? “A oggi, ci sono tutte le condizioni per sperare che i prezzi tornino a essere quelli del 2021 e delle stagioni precedenti. In modo da coprire i costi di produzione e avere un margine di guadagno”.
Il problema della bassa remunerazione economica dello scorso anno ha però portato una nota positiva? “Infatti. Molti castanicoltori si sono associati e collaborano nella commercializzazione del prodotto. Riuscendo, così, a scontare prezzi migliori di vendita. Un percorso appoggiato da Cia Cuneo, che darà risultati sempre più importanti per il futuro”.
Una questione aperta rimane quella dei bandi regionali sullo Sviluppo Rurale riservati in modo specifico alla castanicoltura? “In tutte le programmazioni passate i castagneti da frutto non erano mai stati presi in considerazione. Adesso, abbiamo anticipazioni che, finalmente, a breve, dovrebbero uscire delle misure ad hoc per il settore. Ne siamo contenti, in quanto Cia Cuneo aveva rappresentato il problema ad assessori e tecnici regionali in un incontro avvenuto nello scorso mese di aprile. Le nostre sollecitazioni sono state accolte positivamente”.