CUNEO - Cia Cuneo: 'Sistema contributi assicurativi, situazione insostenibile'

L'associazione prende posizione critica sul sistema dei rimborsi. Alcune aziende attendono ancora contributi del 2016

21/11/2018 08:59

Riceviamo e pubblchiamo dalla Cia Cuneo.

Cia Cuneo, vista la richiesta di Condifesa indirizzata alla totalità delle aziende associate riguardo il pagamento a saldo della campagna assicurativa 2017, comprese le aziende (viticole, frutticole e orticole) che non hanno subito danni da grandine le quali aspettano ancora i contributi dell’anno 2016, prende posizione critica sul sistema dei rimborsi dei contributi assicurativi.
 
Secondo la richiesta di Condifesa Cuneo – che ha anticipato le polizze -, entro il prossimo 30 novembre i Soci devono provvedere al pagamento delle quietanze al fine di rispettare le scadenze di chiusura delle anticipazioni bancarie per gli anni 2016, 2017 e 2018. Il disappunto Cia nasce dal fatto che anche le aziende che non hanno subito danni da grandine sono chiamate a corrispondere il versamento a saldo, oltre a non aver ancora percepito, in alcuni casi, i contributi del 2015. Inoltre, le aziende che non rispetteranno il termine di pagamento imposto saranno soggette ad una sanzione pari all’8% (interessi di mora).
 
Spiega il presidente provinciale Cia Cuneo Claudio Conterno: “Il sistema dei pagamenti Agea, così come è strutturato e gestito, non funziona e le nostre aziende associate che hanno già subito i danni potrebbero avere problemi di liquidità ed essere ulteriormente danneggiate senza aver percepito il rimborso dei danni. Se la situazione procede in questo modo, le aziende dovranno provvedere con altre soluzioni assicurative, stipulando polizze private anziché utilizzare contributi comunitari: sarebbe un peccato, in quanto questi fondi sono previsti e disposti dalla legge”.
 
Cia Cuneo evidenzia inoltre una scarsa ottimizzazione delle risorse nel sistema dei Consorzi assicurativi, frammentati sulla regione in troppi enti, i cui costi di gestione sono ripartiti e sostenuti dai Soci stessi. Altra criticità è la dispersione burocratica del sistema: l’iter ordinario di richiesta danni prevede da cinque a otto passaggi (manifestazione di interesse, Pai, stipula della polizza, domanda di sostegno, domanda di pagamento), con un ulteriore passaggio aggiuntivo per le aziende viticole. Questo processo – conclude Cia – deve essere necessariamente accorciato.


c.s.

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