CUNEO - Cibo, Coldiretti Cuneo: "Stop definitivo alle speculazioni"

"La pubblicazione del DL contro le pratiche sleali in Gazzetta Ufficiale è una svolta storica per garantire un giusto prezzo agli agricoltori"

02/12/2021 09:44

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo che attua la Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali: uno stop alle speculazioni sul cibo che sottopagano i produttori agricoli in un momento in cui sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei costi di produzione dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per il bestiame.
 
Con il nuovo provvedimento scatta lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste online al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.
 
“Si realizza così – spiegano Roberto Moncalvo Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo  – un percorso virtuoso finalizzato a garantire una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera proprio in un momento in cui molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali di Natale. Il balzo dei beni energetici infatti si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati. L’approvazione delle norme contro le pratiche sleali nel commercio alimentare rappresenta una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori e allevatori”.
 
“Un intervento normativo – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – fortemente sollecitato dalla nostra Organizzazione Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricole che in controtendenza all’andamento generale, sono le uniche ad avere avuto un calo del valore aggiunto nel terzo trimestre del 2021 per effetto del boom dei costi di produzione”.
 

c.s.

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