A partire dal 2017 la Società consortile AETA (che raggruppa Tecnoedil, Alpi Acque ed Alse) e gli stessi Gestori hanno presentato ricorsi contro alcune deliberazioni della Conferenza dell’Ente d’Ambito Cuneese, organismo che comprende tutti i Comuni della Provincia di Cuneo ed è competente per la riorganizzazione del servizio idrico integrato (acquedotti, fognature e depuratori delle acque reflue).
In particolare AETA ha contestato all’Ato4 prima il mancato riconoscimento della proroga delle concessioni, scadute il 31 luglio 2017, e successivamente la delibera del marzo 2019 di affidamento del servizio al Gestore unico COGESI, società interamente pubblica.
Con la prima sentenza (del febbraio 2021) il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma ha respinto i ricorsi, confermando la legittimità del percorso politico, tecnico ed amministrativo ed il lavoro svolto dall’Ente d’Ambito Cuneese verso il Gestore pubblico.
Pochi giorni fa è arrivata anche la sentenza (n. 9/22), sempre del Tribunale delle Acque Pubbliche di Roma, che ha respinto anche il ricorso, contro l’Ato4, per l’annullamento della decisione dell’Ente d’Ambito del luglio 2020 di determinazione del Valore Residuo, ovvero l’ammontare degli investimenti realizzati dai Gestori Tecnoedil, Alpi Acque ed Alse e non ancora pagati dale bollette dei cittadini.
La richiesta iniziale dei Gestori era di circa 60,5 milioni di Euro. Dopo approfondita attività di verifica l’Ente d’Ambito ha deciso di riconoscere 52 milioni di Euro.
I Gestori hanno proposto ricorso contro la quantificazione di Ato4 ma i giudici hanno ritenuto corrette le valutazioni fatte dall’Ente d’Ambito respinendo il ricorso. “La diminuzione, rispetto a quanto richiesto, andrà a beneficio delle future bollette di tutti i cittadini cuneesi - spiega Ato4 in una nota -.
Ora Cogesi potrà e dovrà procedure al pagamento del Valore Residuo e subentrare finalmente nella gestione delle reti e degli impianti”.
“Alla luce di tale decisione, storica per il Territorio, si potrà concretizzare in capo ad un soggetto interamente pubblico la gestione degli acquedotti della Provincia di Cuneo - si conclude -. Si riusciranno, finalmente, ad accelerare gli investimenti sulle reti e sugli impianti, così fondamentali per il nostro territorio”.