CUNEO - Cinghiali, Coldiretti Cuneo: "Serve un cambio di passo per l'economia cuneese e l'incolumità dei cittadini"

I vertici provinciali dell'organizzazione agricola: "Necessario attivare subito tutte le misure, anche straordinarie, per sostenere le imprese suinicole del territorio"

15/06/2024 16:51

È urgente rafforzare l’azione di contenimento della presenza dei cinghiali, con un cambio di passo che deve necessariamente andare oltre l’approvazione del Piano di Interventi Urgenti, attraverso la definizione delle disposizioni che ne consentano l’effettiva attuazione. La presenza della peste suina africana, i continui danni provocati alle produzioni agricole e il rischio in termini di pubblica sicurezza, riconducibile all’elevato numero di capi presenti sul territorio cuneese, non possono certo essere considerate emergenze e problematiche superate. È quanto commenta Coldiretti Cuneo alla luce della situazione che vede aumentare i casi di peste suina e il numero di incidenti stradali, come l’ultimo decesso di un motociclista causato dall’attraversamento di un cinghiale nella Capitale.
 
“Va ulteriormente rafforzata l’attività di eradicazione mettendo in atto tutte le misure, anche straordinarie, previste dal PRIU, come ad esempio la possibilità di interventi in autodifesa dell’imprenditore agricolo anche nelle Aree Protette - afferma Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo -, è fondamentale dare continuità alle precedenti misure e rendere effettive, con urgenza, le nuove. Ricordiamo che a rischio c’è l’intero comparto e la filiera suinicola cuneese, che conta circa 800 aziende e quasi 900.000 capi destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele”.
 
“Poiché le imprese hanno investito per adeguarsi in tema di biosicurezza, è assolutamente necessario preservare i 3 distretti suinicoli individuati in Piemonte, di cui uno che comprende 21 comuni nel cuneese, all’interno dei quali non potranno esserci cinghiali nel raggio di 15 chilometri. Per questo motivo - evidenzia Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo -, la Regione deve impegnarsi a mettere in campo tutte le azioni necessarie per la totale rimozione dei cinghiali, coinvolgendo tutti gli Enti preposti, Parchi compresi. È una problematica urgente, per cui non c’è altro tempo da perdere e che deve essere tra le priorità della nuova Giunta regionale non appena si sarà insediata”.
 

c.s.

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