Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da Coldiretti Cuneo.
Ha raggiunto livelli insostenibili la proliferazione di cinghiali sul nostro territorio secondo Coldiretti che sollecita alla Regione provvedimenti urgenti per scongiurare, oltre ad ulteriori danni all’agricoltura, nuovi incidenti stradali come il più recente sull’autostrada A26, costato la vita a due giovani.
Coldiretti chiede, in particolare, di prolungare eccezionalmente il periodo di caccia in forma non selettiva, di potenziare il numero di guardie venatorie per l’attività di controllo, nonostante le restrizioni imposte dal Covid, e di coordinare concretamente il monitoraggio sui territori rispetto all’attuazione della caccia di selezione.
“Prendiamo atto – dichiara il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – che la Regione si sia fatta portavoce con la Ministra Bellanova della problematica cinghiali, ma la situazione è insostenibile ed urgente per cui serve attuare al più presto misure straordinarie e va accelerato l’iter del Decreto-Legge ministeriale, che aspettiamo ormai da tempo, per modificare la normativa in vigore anche alla luce del fatto che la fauna selvatica rientra nel patrimonio dello Stato”.
È urgente invertire il trend – rimarca Coldiretti Cuneo – che nella nostra Provincia vede superare quota 700.000 euro all’anno l’ammontare dei danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica, il 63% dei quali imputabile a cinghiali, responsabili anche di 200 incidenti stradali dichiarati in media ogni anno dai cuneesi.
“A rischio ci sono sia l’incolumità dei cittadini sia i raccolti dei nostri imprenditori – commenta Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – senza dimenticare le aggressioni alle greggi da parte di lupi e animali selvatici che, dalla montagna, ormai sono scesi nelle aree collinari mettendo in serio pericolo e difficoltà le imprese agricole e la popolazione. Non possiamo permettere che le nostre aree rurali e di montagna si spopolino dopo anni di lavoro e presidio portati avanti con impegno proprio dagli agricoltori e allevatori”.