“Il Piemonte è aperto e vive. La gente scia, i ristoranti lavorano così come i cinema e gli alberghi. È vero, ci sono tanti contagi. Sono aumentati di molto rispetto agli stessi giorni dell'anno scorso, ma nessuna lettura superficiale deve far dire 'allora vuol dire che il vaccino non funziona'. Con il 60% di contagi in più dell’anno scorso abbiamo un sesto dell’occupazione ospedaliera. Questa è la prova che il vaccino funziona e che dobbiamo vaccinarci”. Così il presidente della Regione Alberto Cirio in occasione della visita del Generale Francesco Paolo Figliuolo all’hub vaccinale della Caserma Vian a Cuneo. 

 

Il governatore ne ha approfittato per analizzare gli effetti del provvedimento del Governo, che ha portato la validità dei Green Pass da 9 a 6 mesi: “Questo significa che entro il primo febbraio dobbiamo convocare 375mila persone in più rispetto alle previsioni - ha detto Cirio -. Sommate a quelle 700mila già programmate e alle prime e seconde dosi da fare, fa 1 milione e 350mila inoculazioni che dovremo essere in grado di fare nel giro di un mese”. Per questa ragione, dalle 35mila vaccinazioni al giorno in Piemonte, dal 3 gennaio l’asticella sarà portata a 50 mila. Il presidente della Regione Piemonte ha anche rassicurato i cittadini rispetto alla scadenza anticipata del Green Pass decisa dal Governo: "Non devono nascere timori, portando la validità della certificazione da 9 mesi a 6 in molti hanno la scadenza in questi giorni, ma bisogna ricordare che c’è tempo fino al primo di febbraio. Fino ad allora i Green pass sono validi. Nel frattempo chi ha la certificazione in scadenza verrà convocato in data utile, quindi entro il 1° febbraio, per avere la terza dose - ha concluso Cirio -. Il rinnovo di questo strumento è importante e fondamentale per garantire la vita e la socialità".