Il ritorno della tanto attesa pioggia è una manna per le campagne cuneesi a secco ma non risolve il problema della carenza d’acqua, che resta prioritario dopo un dicembre da record per caldo e siccità. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Cuneo sugli effetti della perturbazione in atto in questi giorni.
“È opportuno che la Regione Piemonte attivi un Tavolo permanente di crisi per gestire il tema acqua. Come chiediamo da anni, infatti, servono investimenti per la manutenzione, il risparmio, il recupero e la regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno, lavorando con programmazione” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
A fine 2023 hanno fatto scattare l’allarme – spiega la Coldiretti – i primi segnali di deficit idrico accompagnati alla scarsità o alla totale assenza di manto nevoso in diversi settori dell’arco alpino.
“Le precipitazioni degli ultimi giorni – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – sono importanti per ripristinare le scorte di acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni asciutti ma gli scarsi accumuli di neve sinora registrati in quota non consentono di guardare con serenità alla nuova annata agraria”.