L’agricoltura cuneese e piemontese, ancor più alla luce delle significative tensioni di questo periodo, necessita di una massima attenzione, di risposte concrete e rapide. Per questo, con l’obiettivo di dar voce agli associati, Coldiretti ha strutturato sull’intero territorio provinciale e regionale un fitto calendario di incontri, che proseguono da alcune settimane e a cui hanno già preso parte migliaia di imprenditori. È quanto evidenzia la Coldiretti che ha inviato una specifica lettera al Governatore Alberto Cirio, con una serie di punti prioritari su cui focalizzare l’attenzione per un confronto costruttivo e diretto.
“Durante le riunioni sono state ribadite diverse criticità, alcune di carattere comunitario e nazionale, altre che riguardano direttamente l’Amministrazione della Regione Piemonte, per cui è necessaria una puntuale azione di analisi e programmazione, motivo per cui abbiamo scritto al Governatore una lista precisa e concreta di temi che vanno affrontati con urgenza” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
Le tematiche salienti sottoposte sono:
· Gestione irrigua: le piogge di questi giorni cadono su un territorio che necessita di un piano per l’adeguata gestione delle acque e di contenimento, alla luce degli evidenti cambiamenti climatici.
· Sviluppo rurale: il periodo di programmazione 2023/2027 necessita di una rimodulazione che tenga conto delle nuove esigenze del mondo agricolo cuneese e piemontese, senza gravare in termini di burocrazia per le imprese.
· Sostegno alle filiere produttive: molti settori del comparto agricolo sono in forte criticità, pertanto è necessario che vengano stanziate ingenti risorse che possano promuovere lo sviluppo di filiere per dare dignità e liquidità alle imprese, anche attingendo ai fondi messi a disposizione dal PNRR.
· Emergenza Peste Suina Africana: la PSA rischia di mettere in difficoltà l’intero comparto e la filiera suinicola piemontese, servono pertanto interventi efficaci e proposte di modifica dell’attuale impianto normativo comunitario portati avanti dalla Regione.
· Problematiche delle colture: contro le emergenze fitosanitarie di recente insorgenza come la cimice asiatica e le problematiche già presenti come la flavescenza dorata della vite, è necessaria un’azione di contrasto più efficace, ottimizzando la ricerca e rafforzando l’attività del Settore Fitosanitario Regionale, al fine di limitare i danni sulle produzioni con conseguente diminuzione del reddito alle imprese.
Restano da risolvere alcune criticità storiche come:
· Danni da fauna selvatica e da predazioni: l’incidenza di danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole è ancora troppo elevata, determinando un’eccessiva incidenza sulla redditività delle imprese.
· Effetti del cambiamento climatico: si rende imprescindibile un’azione della Regione in termini di prevenzione e ricerca per problematiche nuove e future emergenze, in particolare fitosanitarie; vanno dunque implementati la ricerca e gli investimenti orientati in tal senso, senza dimenticare che in Regione restano problematiche sempre della stessa natura che vanno debellate con provvedimenti e interventi specifici.
“Sono solo alcune delle tematiche essenziali – spiega il Presidente Nada – anche in relazione alla definizione della strategia programmatica dei prossimi cinque anni, nel nostro Piemonte dove si sente l’impellente esigenza di interventi concreti”.
“In un momento in cui è fondamentale garantire la sovranità alimentare e combattere le importazioni dall’estero di prodotti che non rispettano le stesse regole di quelli europei in materia di sicurezza alimentare, ambientali e di rispetto dei diritti dei lavoratori, è prioritario mettere i nostri imprenditori agricoli nelle condizioni di poter fare impresa, senza ulteriori ostacoli e spese. Per questo la Politica non può più aspettare a dare risposte, la parola d’ordine è: adesso” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.