Dopo mesi di attesa, è finalmente arrivata la pioggia a bagnare i terreni inariditi della Granda. Una boccata d’ossigeno per l’agricoltura contro il rischio siccità, anche se c’è preoccupazione per il brusco abbassamento delle temperature, che mette a rischio le fioriture anticipate e mette in crisi le api.
Le precipitazioni, importanti per le riserve idriche, sono le prime significative del 2020 dopo un gennaio e un febbraio a secco, che hanno scandito un inverno mai entrato nel vivo, con temperature che si sono sempre mantenute ben al di sopra delle medie storiche.
Secondo i dati delle capannine meteo diffuse sul territorio provinciale, elaborati da Coldiretti Cuneo, a febbraio sono scesi mediamente in Provincia di Cuneo 0,7 mm di pioggia contro i 31,8 mm del febbraio 2019 (già asciutto rispetto alle medie storiche) e gli 89,2 mm del febbraio 2018 e le temperature massime hanno superato in alcune aree i 16°C per ben tredici giorni.
Dati anomali che riflettono la situazione nazionale di un inverno arido con una temperatura che fino ad ora in Italia ha superato di 1,87°C la media storica, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr relativi al mese di gennaio 2020.
Ma le insidie legate al gelo sono dietro l’angolo. Il brusco calo delle temperature, che ha già prodotto nevicate in mattinata nella Granda, preoccupa perché, qualora dovesse persistere, rischierebbe di compromettere le fioriture anticipate dei frutteti.
L’albicocco – evidenziano i tecnici di Coldiretti Cuneo – è fiorito ovunque con ben 20 giorni di anticipo rispetto alla media storica (10 giorni prima di quanto fece nel 2019, che già segnò un anticipo dei tempi). Le varietà più precoci di pesco e susino stanno fiorendo 25 giorni prima del consueto (con un anticipo di 15 giorni rispetto al 2019).
In pericolo anche le api sul nostro territorio che, ingannate dalla finta primavera, sono uscite dagli alveari per ricominciare il loro prezioso lavoro di bottinatura ed impollinazione. Il rischio è che ritorni di freddo possano far gelare i fiori e far morire parte delle api, dopo una delle peggiori annate per la produzione di miele.
A fronte di danni incalcolabili che le gelate potrebbero causare, Coldiretti Cuneo chiede di velocizzare sulle assicurazioni anti-gelo: “È necessario che le compagnie assicurative – dichiara il Delegato Confederale Roberto Moncalvo – si attivino al più presto per presentare le proposte annuali di copertura ai Consorzi di Difesa presenti sul territorio. Questi ultimi si potranno, poi, conseguentemente attivare per proporre alle imprese le possibilità di copertura del rischio. L’agricoltura cuneese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni nell’interesse delle imprese, oltre che di tutta l’economia generata a beneficio del territorio”.