Dalle avvertenze terroristiche sulle bottiglie di vino al semaforo in etichetta che boccia le eccellenze agroalimentari tricolore, è attacco al Made in Italy a tavola tra normative ideologiche e proposte dell’Unione europea che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della dieta mediterranea e il sistema produttivo locale e nazionale basato su qualità e tradizioni millenarie. A denunciarlo è la Coldiretti a Tuttofood a Milano.
L’ultima follia - spiega Coldiretti Cuneo, che a TuttoFood ha portato già oltre 300 imprenditori agricoli dalla Granda - è l’autorizzazione concessa dall’UE all’Irlanda che potrà adottare sulle bottiglie di vino e birra un’etichetta con allarmi che non tengono conto né delle quantità consumate né della gradazione alcolica e non distinguono l’origine dell’alcol, se da distillazione o fermentazione, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”, senza contare l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.
In più, ricorda Coldiretti Cuneo, nell’autunno 2023 verrà discussa la proposta di Regolamento sull’etichetta a colori, con il fronte dei Paesi del Nord che spinge il cosiddetto Nutriscore. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che - sottolinea la Coldiretti - si concentra esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine.
“Dal Nutriscore alle etichette allarmistiche sul vino, il giusto impegno della Commissione europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche e ideologiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti facendo disinformazione verso i consumatori, con un impatto devastante sulla nostra economia” afferma il presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada.
“L’approccio dell’Unione europea va combattuto perché apre le porte al cibo sintetico che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta” evidenzia il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, che sulle etichette allarmistiche del vino aggiunge una provocazione: “Perché non apporre un’etichetta allarmistica sul cruscotto delle auto? Gli incidenti stradali sono una delle maggiori cause di morte!”.