La popolazione italiana cala solo nei piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti dove si registra l’addio di oltre 35.000 residenti in un solo anno. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati ISTAT relativi alla popolazione residente, da cui si evidenzia il rischio abbandono per i Comuni con meno di 5.000 abitanti che in Provincia di Cuneo rappresentano il 90% del totale dei Comuni.
Il calo generale della popolazione italiana rilevato dall’ISTAT colpisce praticamente solo queste realtà che ospitano appena il 16% della popolazione italiana ma rappresentano il 54% dell’intera superficie nazionale. Non a caso il 92% delle produzioni tipiche nazionali – sottolinea Coldiretti Cuneo – nasce proprio nei piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, che nella Granda sono ben 223 su un totale di 247 Comuni.
“Un vero concentrato di borghi - sottolinea il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada - dall’inestimabile valore storico, culturale ed ambientale in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, basti pensare alle colline pettinate dai vigneti, agli alpeggi in montagna fino alle cascine in pianura. Un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole e dagli allevamenti con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”.
“Va contrastato lo spopolamento - conclude il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu - che acuisce anche la situazione di solitudine delle aziende agricole, aumentando la tendenza allo smantellamento non solo dei servizi ma anche dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio”.