CUNEO - Coldiretti: "Cuneo maglia nera in Piemonte per consumo di suolo"

Solo nel 2022 nella Granda artificializzata una superficie equivalente a 250 campi da calcio

27/10/2023 15:33

Con un consumo netto di 179 ettari, la Provincia di Cuneo diventa la prima Provincia piemontese per consumo di suolo fra il 2021 e il 2022, superando Torino (168 ettari) e staccando di molto le altre Province (Novara ferma a 99 ettari, Alessandria 71 ettari, Vercelli 38 ettari, Asti 27 ettari, Verbano-Cusio-Ossola 18 ettari e Biella 17 ettari). È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Cuneo sul Rapporto 2023 dell’ISPRA sul consumo di suolo in Italia.
 
È come se nell’arco del 2022 – spiega la Coldiretti – fosse stata artificializzata nella Granda una superficie equivalente a ben 250 campi da calcio. Un primato che porta il totale di suolo occupato da superfici artificiali in Provincia di Cuneo a 36.659 ettari, il secondo dato più alto della Regione dopo la Provincia di Torino (58.483 ettari).
 
Il Piemonte è tra le Regioni italiane in cui, in termini di nuovi consumi, il processo di consumo di suolo risulta più marcato – precisa la Coldiretti Cuneo – con valori peraltro disallineati rispetto alle dinamiche demografiche: per ogni abitante in meno in Piemonte, negli ultimi dodici mesi si sono infatti consumati 332 metri quadrati di suolo, valore in linea con il dato nazionale di 343 metri quadrati.
 
Il risultato è che in Italia oltre 9 Comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale), secondo l’ISPRA, hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense.
 
“Il nostro Paese deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo delle aziende agricole. Svuotare i nostri territori, dalla montagna alla pianura, da chi se ne prende cura, li presidia quotidianamente e li tutela, avrebbe conseguenze disastrose sull’ecosistema e sulla biodiversità, ma anche sulla tenuta idrogeologica” evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
 
“La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare in un momento in cui la perdurante incertezza sui mercati internazionali provoca difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni. Occorre accelerare, quindi, sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

c.s.

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