CUNEO - Coldiretti Cuneo, Piano Lupi: 'Qualcosa si muove, ora avanti tutta per salvare i nostri pascoli'

Ieri il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha depositato il nuovo piano in Conferenza Stato-Regioni per l’avvio del confronto

03/04/2019 09:04

Molti, negli ultimi mesi, sono stati gli appelli di Coldiretti Cuneo al Governo per la messa a punto di un Piano di gestione dei lupi. Con una presenza di lupi triplicata negli ultimi tre anni sulle Alpi, infatti, la situazione è diventata insostenibile per le aziende agricole che continuano a presidiare le nostre montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Ieri, il primo passo in avanti: il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha depositato il nuovo Piano Lupi in Conferenza Stato-Regioni per l’avvio del confronto.
 
“In attesa di conoscerne i dettagli - commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo - serve un forte impegno dalla Regione Piemonte affinché in sede di Conferenza Stato-Regioni si possa velocizzare l’iter e rafforzare il Piano, dove necessario. È, dunque, di fondamentale importanza che siano presenti a livello territoriale misure efficaci e coraggiose per controllare e contenere i lupi e gli ibridi cane-lupo”.
 
“Altrettanto importante - aggiunge Moncalvo - è il tema del risarcimento dei danni e del mancato reddito, per cui vanno previsti ulteriori interventi economici a supporto delle difficoltà che gli allevatori incontrano nel loro lavoro quotidiano”. “Non si possono lasciar morire pecore e vitelli - dichiara Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cuneo - e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le nostre montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle razze storiche”.
 
Eppure, la presenza di branchi di lupi sta scoraggiando in molte aree l’attività di allevamento mettendo in difficoltà anche il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio che, oltre ad essere una risorsa fondamentale per la nostra economia montana, rappresenta anche un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano.


c.s.

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