CUNEO - Coldiretti Cuneo: 'Via libera (in ritardo) al Decreto Flussi, ora non c'è più tempo da perdere'

L'ammonimento dell'associazione di categoria: 'Le nostre aziende orticole e frutticole hanno bisogno di manodopera'

11/04/2019 18:00

 
 
Scatta la corsa all’ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari in Italia sulla base del Decreto Flussi 2019. Il provvedimento che regola l’arrivo di manodopera straniera, a lungo sollecitato da Coldiretti, è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, con quasi tre mesi di ritardo rispetto al 2018. Se lo scorso anno il via alla presentazione delle domande di ingresso online per i lavoratori stagionali extracomunitari scattò il 31 gennaio, quest’anno il cosiddetto “click day” sarà mercoledì 24 aprile. “Un ritardo grave - commenta il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, Roberto Moncalvo - che mal si concilia con i tempi anticipati dell’annata agraria 2019, condizionata dall’andamento climatico particolarmente mite degli ultimi mesi”.
 
“Adesso - aggiunge Moncalvo - occorre fare presto con gli adempimenti burocratici, tra Sportello Unico per  l’Immigrazione, Questura, Ispettorato territoriale del Lavoro e Consolati italiani all’estero, per far sì che i lavoratori stranieri possano entrare rapidamente nella disponibilità delle aziende agricole. Perché se è vero che la maggior parte degli agricoltori cuneesi avrà necessità di manodopera a partire da giugno, molte nostre aziende orticole ne avrebbero bisogno già in queste settimane”. 

Per ora resta in sospeso la ripartizione delle quote di lavoratori tra i diversi territori. “Il nostro auspicio - dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo, Tino Arosio - è che vengano almeno confermati i numeri dello scorso anno, quando fu autorizzato l’ingresso in provincia di Cuneo di 1.100 stagionali extracomunitari, provenienti prevalentemente da Albania, Macedonia, India e Senegal”. Ai lavoratori stranieri impiegati in agricoltura attraverso l’Istituto del Decreto Flussi, che arrivano nella nostra Provincia avendo già garanzia di ospitalità, si sommano i lavoratori immigrati già presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, per un totale di circa 10.000 lavoratori che trovano occupazione nelle aziende agricole cuneesi.
 
Numeri importanti, su cui poggia la grandezza delle nostre produzioni: i lavoratori stranieri nelle campagne della Granda, grazie all’opportunità di occupazione ed integrazione socioeconomica offerta dai nostri imprenditori agricoli, contribuiscono in modo determinante al successo 
dell’agroalimentare Made in Cuneo nel mondo, dall’orticoltura alla frutticoltura fino alla viticoltura.

c.s.

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