CUNEO - Coldiretti Piemonte: 'Bene il via libera a selvicoltura e cura del verde'

'Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante il via libera ai lavori di manutenzione'

11/04/2020 17:40

Riceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Piemonte.
 
La selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali possono essere svolte durante l’emergenza Coronavirus. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente quanto previsto dal Decreto del presidente del Consiglio, che consente anche la riapertura delle attività di cura del paesaggio a partire dal 14 aprile. Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante il via libera ai lavori di manutenzione del verde per cercare di prevenire il dilagare di allergie, ma anche per scongiurare i gravi pericoli determinati dalla caduta di alberi e rami favoriti dall’incuria e dal moltiplicarsi di eventi climatici estremi.
 
“Un risultato ottenuto grazie alle nostre sollecitazioni - spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - che va incontro ad una necessità primaria che è quella di intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico oltre a prevenire incendi che, con l’arrivo delle alte temperature, si stanno incrementando. Una decisione determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione: la corretta manutenzione delle foreste aiuta infatti a tenere pulito il bosco e a mantenere un patrimonio naturale che ha una grande valenza turistica e culturale”.
 
In Piemonte vivono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura. E’ la regione, che a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari. “Non possiamo dimenticare l’importanza che riveste, per il Piemonte, la filiera del legno – continuano Moncalvo e Rivarossa - La sospensione all’attività, infatti, rischiava di generare, in termini produttivi ed economici, una ricaduta negativa non solo rispetto all’immediato, ma anche in riferimento alla prossima stagione termica. Solo i boschi gestiti in modo sostenibile assolvono al meglio funzioni importanti per la società come la prevenzione degli incendi, delle frane e delle alluvioni o l’assorbimento di CO2. Grazie al lavoro ed alla presenza costante delle nostre aziende, è possibile preservare – concludono - i territori dall’abbandono, svolgendo un insostituibile presidio rispetto all’assetto idro-geologico dell’intera regione”.

c.s.

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