Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Coldiretti Piemonte.
Approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge sui reati agroalimentari. Con il volume d’affari annuale del business delle agromafie che è salito a 24,5 miliardi è importante la riforma dei reati in materia agroalimentare per aggiornare le norme attuali, risalenti anche agli inizi del 1900, dalla lotta all’agropirateria e al falso made in Italy all’introduzione del reato di disastro sanitario fino alla possibilità di assegnare in beneficenza, alimenti e bevande confiscati che, seppure non commerciabili, siano utilizzabili e non dannosi per la salute.
“Un risultato molto importante arrivato grazie al prezioso lavoro di squadra fra Coldiretti e Giancarlo Caselli insieme a tutti i componenti del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Agromafie - commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Le agromafie compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti, simbolo del Made in Italy ed in Piemonte. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie, ancora larghe, della legislazione. L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali - concludono Moncalvo e Rivarossa - rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che per questo va perseguita attraverso un’articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti e di adeguamento degli stessi ad un contesto caratterizzato da forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute delle persone”.
Nei 14 articoli che compongono il disegno di legge si rafforzano gli strumenti normativi contro illeciti agroalimentari: frodi, contraffazioni e agropiraterie. Il testo mira ad assicurare massima protezione alla filiera alimentare sin dal momento della produzione: sia a tutela del consumatore sia a tutela delle eccellenze nazionali Made in Italy. Le agromafie non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocano l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.