Albicocche, ciliegie, ma anche pesche, susine e diverse verdure. Frutta e verdura colpita dal maltempo in Piemonte, tra danni da gelo, le piogge di maggio e le grandinate di giugno. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte a seguito dell’aumento dei prezzi, a livello nazionale, che fa segnare +11,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto del clima pazzo che ha sconvolto i raccolti e ridotto le disponibilità sui mercati.
“A pesare è stato il clima completamente instabile della primavera – sottolineano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato
Confederale – iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture e proseguita con il caldo torrido e la siccità, per andare a concludersi con le tempeste di vento e grandine. Il risultato è adesso la mancanza di prodotto e l’aumento dei prezzi al dettaglio. Quello che auspichiamo è che questi aumenti vadano, almeno in parte, a compensare le perdite subite per il maltempo dai nostri agricoltori e ad incrementare quanto a loro riconosciuto, poiché, come abbiamo più volte evidenziato, sono anni che lavorano sotto i costi di produzione con gravi perdite di reddito che stanno rendendo insopportabile la situazione. In un momento difficile per l’economia e l’occupazione nazionale il nostro consiglio è di acquistare prodotto italiano e sostenere la campagna #MangiaItaliano. Per non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy è importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura, in questo garanzia di sicurezza è acquistare presso i mercati o i punti vendita aziendali Campagna Amica. Infine, è importante intensificare i controlli per combattere
frodi, inganni e speculazioni”.