Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da Coldiretti Piemonte.
Con l’intensificarsi stagionale delle attività agricole e in particolare anche con la vendemmia 2020 alle porte, diventa sempre più stringente la necessità dei voucher agricoli per non perdere ulteriore economia da un settore che ha già sofferto i negativi effetti dell’emergenza Coronavirus. “Ribadiamo nuovamente che alle nostre imprese serve una riduzione della burocrazia e una radicale semplificazione del voucher agricolo – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – consentendo anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà. Sono indispensabili per il settore agricolo strumenti, come i voucher, che semplificano la burocrazia per l’impresa, rispondendo da un lato ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e disoccupati”. “Oltre ai voucher” aggiungono Moncalvo e Rivarossa “la soluzione più agile che si rende necessaria è sicuramente l’attivazione di protocolli di quarantena attiva, che prevede di concedere, nei primi quattordici giorni dall’arrivo dei lavoratori stranieri, lo svolgimento dell’attività agricola, ovviamente nel rispetto rigoroso delle disposizioni sanitarie necessarie, sia nelle soluzioni di accoglienza che durante le mansioni lavorative.