Volano le esportazioni dell’alimentare nazionale che fanno registrare il record storico con un balzo del 9,4% che, per dimensione del settore, traina l’intero Made in Italy. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio estero dell’Istat a maggio rispetto allo scorso anno. Si tratta in realtà del consolidamento del successo dell’alimentare nazionale nel mondo che nei primi cinque mesi dell’anno fa registrare un aumento record dell’8,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di 15 miliardi di euro.
“L’export è sicuramente una voce importante per l’economia della nostra regione – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il 40% della produzione vitivinicola piemontese viene esportata verso Stati Uniti e Gran Bretagna che preferiscono soprattutto le nostre bollicine, oltre che verso Canada e Russia. Il 20% dei formaggi volano verso il nord Europa, gli Stati Uniti ed il Canada e per quanto riguarda la frutta, l’80% delle mele è particolarmente apprezzata dai Paesi arabi mentre il 25% delle pesche viene esportata in Germania. Un trend che evidenzia la capacità del settore alimentare Made in Piemonte di intercettare la nuova domanda globale di alta qualità e tipicità. Certo, a preoccupare è la minaccia dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: la vendetta della Cina contro i dazi di Trump sta sicuramente provocando lo sconvolgimento dei mercati mondiali, ma per certi versi questa guerra sta avvantaggiando le nostre produzioni. Dall’Oriente, infatti, abbiamo già avuto dei segnali positivi a riguardo: dalla frutta al vino, fino al latte in polvere”.