Ristoranti aperti la sera, serie questioni economiche, ambientali e normative Chiesa, Associazione Albergatori e Ristoratori, “È un problema di temperature, ma
anche di possibilità da parte delle Amministrazioni comunali di concedere agevolazioni per l’allargamento dei dehors in tempi brevi”
“Mentre stiamo subendo gli effetti dei “colpi di coda” dell’inverno, con la neve sulle montagne anche a bassa quota, dal 26 aprile prossimo ci verrà data la possibilità di aprire i ristoranti all’aperto la sera, Oltre all’ovvio problema ambientale, non di poco conto a queste latitudini, vi è la questione di colleghi che non dispongono di un dehor e nemmeno dello spazio pubblico antistante il locale e devono pensare ad un ulteriore investimento – quali i funghi riscaldanti da esterno
per esempio - in un momento nel quale le risorse finanziarie sono a zero ed i ristori insufficienti”.
Così Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, dopo gli annunci delle prime riaperture fatti venerdì scorso dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
“Come per la questione dell’impossibilità dei viaggi all’estero, si può affermare “oltre al danno, la beffa” – sottolinea Chiesa – perché, oltre a concrete questioni finanziarie, vi sono precise problematiche normative alle quali le Amministrazioni comunali devono adeguarsi”. “Nel 2020 al momento della riapertura dopo il primo lockdown le Amministrazioni comunali concessero la possibilità di ampliare i dehors gratuitamente; ci chiediamo ed auspichiamo che tale possibilità possa essere prorogata”. “Ci chiediamo anche quale soluzione possa essere utilizzata da parte di chi non dispone dello spazio fisico per installare un dehor temporaneo”. “Sono già in atto contatti con le Amministrazioni comunali per definire protocolli ed autorizzazioni”.
“Stupisce il fatto – interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo – che si possa considerare fattibile che a fine aprile o nel mese di maggio in provincia di Cuneo, rispetto ad altre regioni, nelle nostre vallate - dalla Val Tanaro alla Valle Po -, nelle località di montagna come Vinadio, Limone Piemonte, Ormea, Crissolo o Casteldelfino, per citarne alcune, si possa pensare di cenare all’aperto”.