Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
ci affidiamo ai resoconti giornalistici: gli autotrasportatori cuneesi invocano “misure urgenti e concrete” perché ritengono che “valicare le Alpi sia diventata un’impresa”. Sorprende però che all’Assemblea generale dell’Astra tenutasi nei giorni scorsi alla “presenza di esperti ed ospiti istituzionali di alto livello” nessuno abbia avuto il coraggio di indicare con quale progetto si intende affrontare la vecchia questione di un nuovo valico nelle Alpi Marittime per congiungere il Piemonte e la Pianura Padana alla Francia del Sud ed alla Penisola iberica.
Una soluzione inevitabile per l’avvenire si deve avanzare, piaccia o non piaccia a chi continua a rimanere inerte per non rischiare qualche impopolarità, anziché dimostrare responsabilità e lungimiranza. Infatti, nessuno accenna all’asse stradale Cuneo-Nizza, attraverso la valle Stura e la valle Tinèe, o la variante verso la valle dell’Ubaye e Sisteron, ossia il traforo del Mercantour, che per anni è stato studiato con numerosi finanziamenti al progetto, e che ha registrato una lunga serie di confronti e discussioni fra tecnici di rilievo e i rappresentanti degli enti locali e le loro popolazioni.
Questo asse di comunicazione tra il Piemonte e la Regione Paca è stato previsto fin dall’accordo intergovernativo Italia-Francia del 1993 e dalla legge della Regione Piemonte del 1997. È altresì il logico proseguimento dell’autostrada Asti-Cuneo, e l’alternativa indispensabile al transito intenso e pericoloso in Valle Stura per il Colle della Maddalena e a quello del Tenda bis in Valle Roya limitato all’uso turistico e commerciale.
Seguendo le indicazioni di personaggi autorevoli degli anni passati, che di grandi infrastrutture se ne intendevano e se ne occupavano, noi raccomandiamo all’attenzione dei dirigenti politici e delle categorie economiche piemontesi di riesumare il cosiddetto progetto Mercantour, che prima o poi sarà da affrontare per valicare le Alpi Marittime.
Ringraziamo per l’ospitalità.
Paolo Chiarenza (ex consigliere provinciale)
Guido Giordana (sindaco di Valdieri)
Avv. Maurizio Paoletti (ex sindaco di Boves)