CUNEO - "Compra in valle, la montagna vivrà": per Ferragosto l'Uncem rilancia la sua campagna

L'Unione dei Comuni Montani invita a sostenere le attività commerciali delle valli: "La desertificazione commerciale dei piccoli centri è un'emergenza del Paese"

Redazione 14/08/2024 11:48

"Se compri in valle, la montagna vivrà". Acquistare sul territorio salva i negozi, e i bar, e salva i paesi: 200 in Italia "commercialmente desertificati", 500 a rischio. Per questo Uncem chiede un impegno civico, oltre che sociale ed economico. Una azione concreta che diventa politica. Personale e comunitaria. "Ogni volta che sali, anche solo per un’escursione breve, una gita, fermati in un negozio del territorio. - evidenzia Uncem nella campagna rilanciata oggi - Nel negozio, nel bar, acquista i prodotti tipici del paese dove ti trovi, da portare a casa - o per la tua escursione, per il tuo pic-nic. È un segno di vicinanza al territorio e un atto di sostegno all’economia locale. Grazie a quel gesto, la montagna vivrà. Il paese vivrà". 
 
Si legge nel comunicato diffuso dall'Uncem: "Con Lido Riba e Ferruccio Dardanello, guardando all'esperienza francese, la lanciammo per la prima volta, questa campagna, vent'anni fa. La situazione non è migliorata. Pochi sanno che mentre la scuola salva il futuro dei paesi, un bar o un negozio sono ancoraggio della comunità nell'oggi. Sono decisivi. Un bar è luogo di comunità come la chiesa e la farmacia, l'ufficio postale e il negozio. Eppure ce ne sono sempre meno. GDO prima ed e-commerce oggi spingono verso una contrazione forte dei negozi. Guardiamo alla Francia, che con il piano 1000 cafés - Faisons (re)vivre les cafés de village, nel quadro del programma France Ruralité, vuole salvare i suoi paesi. Partendo dai bar. Fortunatamente molti Sindaci italiani investono in questo. Non così a livello nazionale. Quando proponemmo come Uncem un piano analogo per bar e negozi da salvare, nella campagna elettorale delle scorse politiche, molti urbanocentrici si misero a ridere dicendo che non serviva salvare un bar. Non sanno quel che dicono. E non sanno che i paesi non sono da borghizzare e che le comunità hanno bisogno di luoghi dove fare ed essere comunità. Luoghi di comunione, dove passare tempo e condividere 'impatto'. Altro che social impact o altre astrattezze accademiche. La società diventa comunità in un bar e nella sede della pro loco. O in un negozio che fa anche servizi. Anche in centri multiservizio che fanno la differenza, perché capaci di offrire opportunità diverse in spazi pubblici, messi a disposizione, quasi gratuitamente, a gestori privati da parte delle Amministrazioni comunali. E poi tutti aspettiamo che Bruxelles si svegli con una vera tassazione sui colossi dell'e-commerce, e che questa vada a vantaggio dei centri più piccoli dove la desertificazione commerciale è una emergenza del Paese, oltre che dei paesi".
 

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