Riceviamo e pubblichiamo.
Buongiorno,
con il cambio dell'orario ferroviario operato dall’11 dicembre 2022 e che durerà sino al 10 giugno 2023 sulla linea Cuneo-Tenda-Breil-Ventimiglia abbiamo assistito ad un complessivo peggioramento del servizio per quanto riguarda l'area del cuneese. Ecco la situazione sino al 10 dicembre, che cercherò di spiegare.
Partenze da Cuneo: 6,41, 7.25, 12.41, 14.41.
Arrivo a Ventimiglia: 9.21, 10.20, 15.21, 17.21.
Arrivando si poteva godere di buone coincidenze sia verso il Ponente Ligure sia verso la Costa Azzurra, con tempi di attesa buoni. Con questi orari si riusciva a dare un buon servizio in valle Roya sia ai transfrontalieri, sia agli escursionisti, sia ai normali viaggiatori che giunti al capolinea avrebbero proseguito verso altre destinazioni (tempo a disposizione base Ventimiglia da un minimo di 7 ore e 15 minuti a 9 ore e 25 ).
Partenza da Ventimiglia: 9.37, 10.39, 16.36, 18.46.
Arrivo a Cuneo: 12.27, 13.19, 19.34, 21.19.
In questa situazione un ligure o un francese avevano a disposizione giunti nel capoluogo cuneese da un minimo di 14 minuti ad un massimo di 1 ora e 22 per poi tornare nuovamente a casa. se vogliamo parlare di turismo e di commercio non rappresentava certo un buon servizio pubblico. Eravamo quindi con quattro treni per Ventimiglia e quattro per Cuneo. Ecco invece la situazione dall'11 dicembre 2022.
Partenze da Cuneo: alle 6.41 e alle 14.41 venivano mantenute introducendo una corsa alle 17.15 con arrivo a Ventimiglia alle 19.22.
Partenze da Ventimiglia: veniva introdotta una alle 6.18 con arrivo a Cuneo alle 9.19, mantenute quella delle 10.39 e quella delle 18.49.
Siamo quindi fino ad inizio estate 2023 con tre corse in andata e tre in ritorno. Da tutto ciò, si deduce che un cuneese che deve andare in valle Roya o per lavoro o per turismo sarà costretto a prendere il primo treno delle 6.41 arrivando a Ventimiglia alle 9.21 con il primo treno di ritorno per Cuneo dopo 1 ora e 18 minuti o attendere ben 9 ore e 21 minuti per ritornare in terra piemontese. Per cui un netto peggioramento del servizio per lavoratori, escursionisti e normali viaggiatori che saranno costretti a rimanere molte ore fuori casa. Mentre per un ligure o francese il tempo a disposizione base Cuneo può variare da 5 ore e 22 a 9 ore e 56 a seconda dei treni scelti per il ritorno.
Sarebbe stato utile mantenere i due treni delle 12.41 per Ventimiglia e quello delle 16.46 per il ritorno, con questa soluzione si sarebbe agevolato il servizio in ambo le direzioni senza creare tutto questo disagio.
Secondo le dichiarazioni dell'Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi rilasciate a vari organi di stampa "il passaggio da quattro coppie di treni a tre deriverebbe dal fatto che con l'entrata in vigore dell'orario invernale la Societè Chemins de Fer Francais non ha approvato l'estensione serale di 40 minuti nella sua programmazione".
Mi chiedo: ma i due treni che sono stati tolti dall'orario rientrano in una fascia pomeridiana che non coinvolge in modo assoluto il turno serale del dirigente francese che regola la circolazione tra Ventimiglia e Limone, e tra Breil e Nizza, in quanto il suo turno comunque termina dopo l'ultimo passaggio del treno proveniente da Ventimiglia in arrivo a Limone Piemonte alle 20.45 e a Cuneo alle 21.19
In questi mesi poi si è fatto un gran parlare di navette con rimpalli vari, che secondo alcuni avrebbero dovuto sopperire ai disagi degli utenti, ma mettere delle navette sino a Tenda e poi non coordinarsi con il bus (25) Zest che da Tenda copre i paesi della valle e raggiunge Mentone via Ventimiglia (fermata) nonchè gli stessi treni che da Tenda raggiungono Breil e poi Nizza: non ha proprio nessun senso. Da quanto si apprende l'Assessorato Regionale ai Trasporti ha annunciato il via libera alle navette dal 30 gennaio al 30 aprile (6 euro per ogni corsa). E poi alla scadenza cosa intende fare per il servizio l'Assessore Gabusi?
A questo punto dopo tutta questa mole di dati spero che il lettore abbia avuto modo di farsi una idea di tutto il caos pratico e mediatico che ha coinvolto questa nostra disastrata linea ferroviaria nel corso degli anni dove varie amministrazioni, enti locali, aziende turistiche e Camere di Commercio si sono limitate a svolgere convegni e tavole rotonde senza andare mai oltre, con fiumi di inchiostro versati e promesse gettate al vento.
Buon viaggio a voi lettori, insieme alle 75.586 persone che nel 2020 hanno decretato la Ferrovia delle meraviglie come il più bel “Luogo del Cuore" Italiano: forse qualcuno ha troppo in fretta dimenticato!
Lettera firmata