CUNEO - ‘‘Con lo stop al turismo danni per 53 miliardi. Un terzo delle perdite colpiscono il settore cibo’’

I numeri diffusi da Coldiretti. Secondo un’indagine dell’Enit il 33% degli italiani pensava a una vacanza sotto Natale: “Il Piemonte tra le regioni più danneggiate”

30/12/2020 11:41

 
Ammonta a 53 miliardi il taglio delle spese turistiche in Italia nel 2020 per l’emergenza Covid con 1/3 delle perdite che hanno colpito i consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per l’acquisto di cibo di strada e souvenir delle vacanze. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isnart-Unioncamere in occasione della divulgazione dei dati Istat sugli effetti della pandemia sul turismo in Italia con l’assenza praticamente totale dei turisti stranieri e il forte calo di quelli italiani.
 
A settembre, da un’indagine dell’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), emergeva che il 33% degli italiani pensava alle vacanze di Natale ed il 92% indicava l’Italia come destinazione e, tra le varie regioni, emergeva proprio il Piemonte come meta prescelta.
 
“Nella nostra regione a pagare il prezzo più alto, dal punto di vista turistico, in queste vacanze invernali sono sicuramente le località di montagna che richiamano ogni anno molti sciatori, ma anche gli amanti della buona tavola, oltre agli agriturismi, già duramente colpiti dal lockdown di primavera e dall’assenza dei turisti stranieri quest’estate” spiegano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. In generale, ad essere colpiti dalle chiusure sono oltre 25 mila strutture della ristorazione piemontese tra ristoranti, bar, pizzerie ed agriturismi che, a parte l’asporto, hanno potuto aprire solo per brevi periodi: “Il cibo - concludono Moncalvo e Rivarossa - è diventato il vero valore aggiunto della vacanza Made in Piemonte con la grande scelta di prodotti enogastronomici d’eccellenza, dal riso al vino, dall’ortofrutta ai prodotti lattiero-caseari fino ai salumi, che annoverano anche 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc”.

c.s.

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