Le reazioni sono state comprensibilmente contrastanti, tra chi rivendica il diritto alla tranquillità e chi difende il lavoro del locale. Il Comitato del Centro Storico, presieduto da Noemi Ciacci, insiste da tempo su una regolamentazione del rapporto tra esercenti e residenti. “Non siamo contenti, quando si passa alle vie legali non è mai bello - commenta -. Ci rendiamo conto che i locali devono lavorare per vivere, ma se ci fosse una normativa più specifica e soprattutto se ci fossero i controlli non saremmo arrivati a questo punto”. “Lo scorso anno - aggiunge - dovevamo arrivare a firmare un decalogo di convivenza con i commercianti, ma poi il Covid ha bloccato il discorso”.
Da parte delle associazioni di categoria c’è perplessità. “Le sentenze si rispettano, ma questo non significa condividerle - osserva il presidente dell’associazione Albergatori ed Esercenti della provincia di Cuneo Giorgio Chiesa -. È ingiusto addossare ai gestori dei locali l’onere di diventare degli sceriffi, se ci sono dei maleducati che fanno schiamazzi devono risponderne personalmente”. “Le leggi che limitano le attività fino alla mezzanotte vanno cambiate se non vogliamo che Cuneo sia una città morta, bisogna capire che il commercio è un baluardo contro la delinquenza”, aggiunge il titolare del Lovera Palace, che continua con una considerazione: "Cuneo deve cambiare mentalità, passando da quella di un ‘paesone’ a quella di una città. E per favore non parliamo di movida - chiosa - forse ci sono dei rumori, ma non certo movida”.
Intanto Confcommercio partendo dal decalogo auspicato dal quartiere Cuneo Centro, sta procedendo alla stesura di una bozza di ‘Patto cittadino’ che contempli e riesca a far coabitare il diritto al lavoro delle attività commerciali e quello di riposare dei residenti. Siglato l’accordo sarà istituito un tavolo di lavoro a regia comunale che avrà il compito di monitorare la situazione e verificare il rispetto dei reciproci accordi.
Tra gli interessati alla risoluzione del problema c’è l’assessore ai Comparti Prodottivi e ai Quartieri Luca Serale, che conferma l’impegno dell'amministrazione comunale per arrivare a una soluzione: “Stiamo parlando di un tema che interessa le attività commerciali e i cittadini - spiega - è nostro interesse arrivare al ‘patto cittadino’: attraversiamo un momento difficile per le nostre attività e la gente è frustrata. L’intenzione è quella di arrivare a un accordo prima dell’estate”.