“Ribadiamo il nostro dissenso in ordine all’annunciata decisione di aprire un nuovo bando dell’operazione 4.1.1 finalizzato a favorire, con un punteggio di priorità, l’accesso ai contributi comunitari per gli investimenti da parte di quei giovani agricoltori che nell’attuale bando dell’operazione 4.1.2, loro riservato, risultano in posizione non finanziabile. Così facendo infatti, molti giovani, avendo avviato se non addirittura concluso, il loro progetto di ammodernamento dell’azienda, non potranno vedersi riconosciute nel nuovo bando le spese già sostenute”. Con una lettera inviata all’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, la Confagricoltura sottolinea ancora una volta la propria contrarietà e il proprio malumore per le decisioni che la Regione continua ad assumere il merito all’attuazione del Psr 2014-2020, in particolare per quel che riguarda le misure relative ai giovani imprenditori agricoli.
“Il passaggio dall’operazione 4.1.2 all’operazione 4.1.1 sostanzialmente destinata ai non giovani comporta una sensibile riduzione del livello di contributo ammissibile, con un ulteriore danno in termini finanziari – sostiene l’organizzazione agricola -. Questa eventuale decisione va dunque a colpire soprattutto quei giovani imprenditori, più motivati e più propensi a investire, che hanno confidato nel Psr per realizzare un progetto di miglioramento aziendale, magari già definito da tempo, e che, proprio per questa ragione, hanno voluto avviarlo subito dopo la presentazione della domanda. Urge quindi, utilizzare la graduatoria approvata del primo bando dell’operazione 4.1.2, incrementando opportunamente le risorse necessarie, anziché aprire un nuovo bando”.
In molti casi i lavori sono in corso o sono già stati realizzati perché le imprese non possono aspettare i tempi della burocrazia. I giovani che hanno agito senza perdere tempo saranno costretti a presentare nuovamente le domande quando verranno aperti i prossimi bandi, ma non potranno, almeno così pare, vedersi finanziati gli investimenti che sono già stati realizzati. “Un grave danno – commenta Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Cuneo -. Probabilmente, partendo per tempo, ricercando le risorse - che ci sono - si sarebbe potuto ottenere uno scorrimento delle graduatorie, consentendo a tutti i giovani che hanno realizzato investimenti finanziabili di ottenere il contributo. Le istruttorie relative alle domande presentate l’anno scorso non sono ancora completate, ma la Regione ha già annunciato di voler aprire nuovi bandi nei prossimi giorni. Dovrà però modificare gli applicativi informatici rispetto ai bandi precedenti, per cui si potrebbero registrare, con ogni probabilità, ulteriori complicazioni burocratiche”. Confagricoltura ritiene che sarebbe opportuno finanziare le pratiche assegnando i contributi facendo scorrere le graduatorie, finanziando tutti coloro che hanno presentato domanda e che hanno i requisiti. “Non serve, in questa fase, aprire nuovi bandi – aggiunge Allasia -. Teniamo presente infatti che i punteggi non danno la certezza del finanziamento in quanto proprio a seguito del punteggio ottenuto parte un’istruttoria in cui i funzionari entrano nel merito della pratica. Solo successivamente un’azienda sa se potrà essere finanziata. Ecco perché è importante tenere aperti i bandi precedenti con i relativi scorrimenti delle graduatorie. Confidiamo ancora in un ripensamento circa le imminenti decisioni in merito agli interventi a favore dei giovani imprenditori”.