“Boccata di ossigeno per la filiera della ristorazione: fino al 28 novembre è possibile inoltrare le richieste di contributo a fondo perduto, a copertura di acquisti made in Italy. La richiesta può essere inviata online oppure in Posta. Però bisogna fare presto, perché tra pochi giorni scadranno i termini e sarebbe un peccato rinunciare a questo contributo per un settore che sta soffrendo molto”.
A dirlo è Nadia Dal Bono, direttore generale Confesercenti Cuneo.
Possono aderire tutte le imprese che erano in attività alla data del 15 agosto e che hanno i seguenti codici ATECO:
56.10.11-Ristorazione con somministrazione
56-10-12-Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
56.21.00-Fornitura di pasti preparati
56.29.10-Mense
56.29.20-Catering continuativo su base contrattuale
55.10.00 Somministrazione di cibo
“Come altro requisito - ricorda il direttore generale Confesercenti Cuneo Dal Bono - è necessario il calo di fatturato da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo 2019: almeno il 25%. Non è invece richiesto questo requisito per chi ha iniziato l’attività dal 1° gennaio 2019”.
Per ottenere il contributo l’azienda deve acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari ma il contributo non può essere superiore all’importo totale degli acquisti. L’ammontare degli acquisti non può essere inferiore a mille euro e superiore a 10.000 euro (al netto IVA).
“Il contributo - precisa il direttore Dal Bono - copre acquisti effettuati dal 15 agosto in poi di prodotti made in Italy della filiera agricola e alimentare, inclusi prodotti vitivinicoli, anche DOP e IGP. Sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti ad alto rischio di spreco,come latte italiano, carne bovina, suina, ovicaprina, cunicola da animali nati allevati e macellati in Italia, prosciutto crudo dop e prosciutto cotto 100% italiano, vini dop e igp. E molti altri ancora”.
“Finalmente un intervento che dal campo porta alla tavola con un bonus che sostiene, oltre alla ristorazione, anche l’industria alimentare e l’agricoltura italiana e contribuisce a salvare il patrimonio di prodotti nazionali che hanno subìto un duro colpo per questa emergenza sanitaria. Ricordo - conclude il direttore generale Confesercenti - che la richiesta per il contributo deve essere fatta entro il 28 novembre”.