L’assessore alla ricerca e all’innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, si è confrontato in videoconferenza con il Consiglio generale di Confindustria Cuneo. Il presidente dell’associazione, Mauro Gola, ha introdotto il rappresentante della Giunta regionale, segnalando in particolare come la Granda sia il cuore del Polo di innovazione agroalimentare, comparto che, come evidenziano anche gli ultimi dati sull’export provinciale, è uno dei pochi in controtendenza rispetto al
calo provocato dall’emergenza sanitaria. Il settore, ha evidenziato il Presidente, comprende un ampio spettro di aziende, da quelle che progettano e realizzano
macchinari per il movimento terra a quelle che producono alimentari. Gola ha sottolineato anche l’importanza, nella prospettazione degli interventi da avviare,
del coinvolgimento del mondo accademico. L’Assessore ha preso la parola per evidenziare come il Piemonte sia giunto a un momento di svolta epocale che l’epidemia ha reso obbligata, ma che può diventare un’opportunità da sfruttare. Arriveranno i fondi del Recovery Fund (la Regione ha chiesto 13 miliardi di euro), ma ci sono anche fondi europei per circa 4 miliardi. Va pertanto avviato un patto per la crescita, ponendo le basi per il rilancio di quello che era il “triangolo industriale”, con il Piemonte al centro, il cui ingrediente principale sarà l’innovazione, all’insegna dell’efficienza.
Con l’Assessore sono stati approfonditi in modo particolare tre temi, introdotti rispettivamente dal vicepresidente PierPaolo Carini, dal presidente della Sezione logistica-trasporti, Giuseppe Viriglio, e dal vicepresidente della Commissione sanità di Confindustria Piemonte, Paolo Spolaore: i progetti nel campo idroelettrico, la diffusione della rete della banda larga e la questione delle Rsa alla luce del Covid-19. A Carini, che gli ha descritto il tutto sommato positivo quadro della situazione e, però, l’esigenza di attuare interventi significativi, Marnati ha risposto che la Regione ritiene il tema dell’acqua e dell’energia cruciale e che, al riguardo, sta lavorando a progetti di notevole impatto. Per la Granda, in particolare, si procede sul progetto dell’invaso di Serra degli Ulivi di Villanova Mondovì destinato a raccogliere le acque dell’Ellero e del Pesio. La questione dei ritardi per la banda larga è stata ribadita con preoccupazione da Viriglio, il quale ha fatto presente che a fine anno appena il 20 per cento delle aziende associate a Confindustria Cuneo sarà raggiunta dalla rete, mentre per le altre le prospettive sono assai negative, perché i termini per il completamento dei lavori in provincia stanno slittando, secondo alcuni a dopo il 2025 o addirittura al 2027.
Matteo Marnati ha chiarito che la Regione non ha competenza diretta sulla questione, essendo un tema affrontato e gestito a livello nazionale. Ma la Giunta segue da vicino l’argomento, perché è vitale per il futuro delle imprese, in particolare per quanto concerne il piano Industria 4.0, e perché, se l’estensione a tutto il territorio della banda larga non sarà completata entro il 2023, si perderanno i fondi comunitari stanziati per finanziare i lavori. Inoltre la Regione sollecita la comunicazione di eventuali problemi connessi a qualche area particolare, per mettere in atto tutte le azioni che le sono consentite al fine di contribuire a risolverli.
Spolaore ha parlato della situazione delle Rsa, che hanno dovuto far fronte all’impatto della pandemia in un quadro, specie durante la prima ondata, in cui
nessuno poteva dirsi pronto a una simile forza d’urto. Prese le misure rispetto alla gestione dell’emergenza, e guardando al futuro, quanto è accaduto sprona a
pensare all’innovazione anche nel settore delle residenze sanitarie. Al riguardo il Vicepresidente della Commissione sanità di Confindustria Piemonte ha annunciato che, a brevissimo, ad Alba partirà una sperimentazione che promette di offrire spunti da tener presenti non solo a livello regionale. Al riguardo l’assessore Marnati ha detto che, in virtù della delega alla ricerca applicata anche nelle declinazioni mirate sul Covid-19, il Piemonte può essere ritenuto un esempio di reattività. Ad esempio, può vantare uno dei due più importanti laboratori di ricerca virologica ambientale ed è in prima linea anche negli studi sull’intelligenza artificiale (tra l’altro Torino sarà sede dell’Istituto italiano per l’intelligenza artrrificiale-I3A) mirata alla prevenzione delle malattie croniche con metodi predittivi. Sia Spolaore che l’Assessore si sono detti d’accordo nell’auspicare che tutti aderiscano alla campagna vaccinale anti Covid-19 che il 27 dicembre scatterà anche in Piemonte.
L’incontro si è concluso con la sensazione degli imprenditori di un’attenzione della Giunta regionale piemontese sui temi dell’innovazione come leva
strategica per rafforzare la competitività delle aziende.