CUNEO - Confindustria Cuneo ribadisce la fiducia e l’impegno a vigilare sul lavoro dell’Ato Cn

“Le tante osservazioni al Piano d’Ambito meritano la giusta attenzione, perché espressione dell’impegno del territorio nel porre rimedio ad un Piano insoddisfacente”

24/01/2018 09:48

“Ribadiamo la nostra fiducia nella Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 Cuneese ma, come abbiamo sempre fatto, vigileremo sulla giusta considerazione delle istanze che tanti portatori di interesse hanno segnalato. Siamo infatti convinti che il nuovo Piano d’Ambito 2018-2047, come più volte sottolineato, se non opportunamente riformulato, non costituisca un beneficio per il territorio ma piuttosto un passo indietro rispetto all’attuale”. Rinnovando la sua completa disponibilità al confronto con l’ATO 4 Cuneese, l’associazione degli industriali cuneesi auspica che le 44 osservazioni pervenute e soprattutto il documento commissionato e redatto dalla Fondazione AcquaLAB (uno dei centri di ricerca applicata e di formazione multidisciplinare sulle risorse e i servizi idrici più autorevoli in Italia), vengano debitamente analizzati e tenuti in considerazione perché volti ad emendare un Piano che da subito non aveva convinto il territorio.

Già nei mesi scorsi Confindustria Cuneo aveva raccolto il dissenso, le preoccupazioni e le richieste scaturite a margine dell’approvazione del Piano d’Ambito 2018-2047 dell’11 settembre 2017 da parte di più di un terzo dei 250 Comuni della Granda, in rappresentanza di oltre 130 mila abitanti della provincia di Cuneo.
“Siamo contenti che tramite le osservazioni presentate il territorio abbia potuto finalmente esprimere tutti i propri dubbi sul Piano d’Ambito, dubbi di cui ci siamo fatti portavoce fin da subito in prima persona sulla stampa – continua Confindustria Cuneo -. Tuttavia, la nostra speranza di vedere accolte le istanze portate sembra necessariamente confliggere con la volontà manifestata di voler chiudere la fase di analisi e verifica delle osservazioni in tempi brevissimi. Non comprendiamo le reali motivazioni che impongono una tale ristrettezza di tempi, soprattutto considerata l’importanza e la complessità di una materia così strategica. In ultimo, sottolineiamo il fatto che la necessità di abbreviare i tempi per l’approvazione del Piano d’Ambito non sussiste, in quanto il piano vigente è di fatto valido fino al 2026 e finora si è sempre dimostrato all’altezza nel garantire la continuità e la qualità del servizio”.

c.s.

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