“Oggi apre il cantiere della nuova casa degli imprenditori, in una posizione centrale nella città che rappresenta la centralità che il mondo delle imprese deve avere nella società”: queste le parole con cui il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, ha salutato la presentazione dei lavori che trasformeranno la ex Casa di Betania nella nuova sede dell’associazione imprenditoriale nella Granda.
L’immobile situato tra via Bersezio, via Monsignor Peano e via Bertano, inaugurato giusto ottant’anni fa, era nato come
casa per esercizi spirituali delle suore della Società delle Figlie del Cuore di Maria, su iniziativa di Rita Massia. Nel dopoguerra ha ospitato le iniziative di numerosi gruppi religiosi ma il calo degli iscritti ai movimenti cattolici ne ha portato alla chiusura nel 2000. In seguito l’edificio è stato acquisito da Confindustria Cuneo durante la presidenza di Antonio Antoniotti.
L’impresa Franco Barberis Costruzioni di Alba si occuperà della ristrutturazione dei locali in un tempo stimato in dodici mesi di lavori, che non modificheranno la struttura esterna del complesso. A cantiere concluso, il parco sarà liberamente accessibile alla cittadinanza.
All’appuntamento di presentazione, condotto dal direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, sono intervenuti oltre al presidente Gola anche il sindaco di Cuneo Federico Borgna, Luca Barberis a nome dell’impresa aggiudicataria dell’appalto, il progettista architetto Daniele Cavedal e l’architetto Duilio Damilano che si è occupato degli interni.
Gola ha sottolineato come sia stata lungimirante, anni fa, la scelta di puntare su Casa di Betania quale futura sede dell’associazione di categoria: “Credo fosse un pensiero condiviso nell’associazione che i nostri locali non erano più adeguati alle nuove necessità. Soprattutto in questo periodo di pandemia abbiamo dovuto utilizzare anche gli uffici di presidenza per continuare le attività”. Il presidente Gola ha inoltre ricordato con parole commosse la figura dell’imprenditore Franco Barberis, scomparso nei giorni scorsi, il cui figlio era presente per ribadire l’intenzione di svolgere i lavori in tempi molto contenuti.
Parole di elogio per questo progetto sono state espresse dal sindaco Borgna, il quale non ha mancato di sottolineare la positività intrinseca di aver optato per il restauro conservativo di un edificio in città: “Ci viene presentata un’autentica opera di rigenerazione urbana. Si dà nuova vita a un fabbricato molto bello nel cuore della nostra città quando sarebbe più semplice costruire fuori, se si considerano i costi e i problemi dei parcheggi. Un’operazione di recupero come questa è davvero un atto d’amore e di lungimiranza, la dimostrazione tangibile del fatto di credere nel valore della storia di una comunità”.
La spesa per l’intervento che restituirà alla città capoluogo un edificio storico di grande importanza per la collettività si aggirerà intorno ai 4 milioni di euro e, salvo imprevisti, il cantiere durerà circa un anno, invece dei 18-20 mesi previsti in origine. Questo consentirà di recuperare parte del tempo perduto a causa dell’emergenza sanitaria, la quale ha prolungato la procedura per l’assegnazione dell’appalto.
L’impresa albese coinvolgerà numerose aziende associate a Confindustria Cuneo sia attraverso un’Ati, sia nei subappalti sia nelle forniture. Verrà utilizzata la massima cura, promettono i responsabili dei lavori, nel minimizzare l’impatto del cantiere, per creare meno disagi possibile, ad esempio con il lavaggio costante dei mezzi in entrata e in uscita e con la pulizia quotidiana dei marciapiedi.
Oltre agli uffici dell’associazione, la nuova Casa di Betania ospiterà spazi espositivi e un’area dedicata agli incontri e alla convivialità alla quale in varie occasioni potrà accedere la cittadinanza.