Continuano gli strascichi di polemiche dopo la decisione sul gestore del ciclo idrico integrato per la provincia di Cuneo. Durante l'assemblea generale dei sindaci della Provincia di venerdì 28 marzo si è deciso il modello gestionale per i prossimi 30 anni, scegliendo di affidarlo a una società pubblica in house di proprietà dei Comuni. Nonostante il largo consenso l'approvazione della delibera in questione non è avvenuta all'unanimità, come auspicato dal presidente della Provincia Federico Borgna.
Una settantina di sindaci del territorio Albese e Braidese, delle Langhe, dell’Alta Langa e del Roero e alcuni primi cittadini di altre zone della Granda si erano riuniti sabato 24 marzo a Barolo: dall’incontro sono chiaramente emersi molti concetti condivisi e la volontà - poi espressa in sede di voto - di non approvare il modello estremo di gestione totalmente pubblica, ma di orientarsi verso un modello intermedio di gestione misto pubblico-privato, con capitale prevalente pubblico. Nel corso dell' assemblea del 28 marzo alcuni di questi sindaci si sono lamentati di non aver ricevuto “nonostante le ripetute richieste all’Autorità d’Ambito, informazioni e dati certi, cioè quegli elementi di giudizio e valutazione necessari a effettuare una scelta”. Nei giorni scorsi il sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Genesio Icardi, aveva rilanciato diffondendo un comunicato stampa pubblicato da alcune testate on line.
La risposta alle accuse di Icardi e degli altri sindaci è arrivata a stretto giro di posta. “Quanto lamentato non corrisponde al vero- hanno affermato Bruna Sibille e Giuseppe Giuliano, rispettivamente presidente e direttore dell'Ato4 - L’Ente d’Ambito ha sempre risposto puntualmente a tutte le richieste fornendo ogni elemento utile di valutazione in riscontro sia a specifiche richieste dei Comuni (non risultate agli atti d’Ufficio dell’Ato note inevase), sia nei numerosissimi incontri con Comuni ed Unioni Montane che hanno accompagnato la costruzione del Piano d’Ambito per tutto il 2017, ed altresì per tramite dei Conferenzieri in quanto Rappresentanti degli specifici territori (aree omogenee o Unioni Montane) mandanti”. "L’Ente d’Ambito conferma la massima e doverosa disponibilità a proseguire insieme nel percorso di costruzione del gestore unico d’Ambito, della Provincia di Cuneo, sulla base di quando proposto dai Sindaci riuniti in Assemblea" hanno poi aggiunto Sibille e Giordano. La sensazione è che, nonostante il voto per l'acqua pubblica avvia avuto una forte maggioranza, sentiremo ancora parlare dell'argomento.