Riceviamo e pubblichiamo:
“Avete già le unioni civili”. “Gli omosessuali, in Italia, non sono discriminati”. Così affermavano non troppo tempo fa proprio i membri di questo governo. Nulla di più falso: oltre ad essere pressoché l’unico paese dell'Europa Occidentale senza il matrimonio egualitario e senza una legge contro l’omobitransfobia, l'Italia vede non di rado discriminazioni verso la comunità LGBT+, ed in particolare ad una coppia è stata negata la prenotazione in un B&B di Busca “per non infastidire gli altri ospiti”.
La coppia ha spiegato di aver preferito riferire in anticipo di essere formata da due uomini, chiedendo se fosse un problema... Come purtroppo è stato, e il fatto che supponessero lo fosse ci fa intuire quanto si sia tristemente abituati a queste discriminazioni. Qui non si tratta di estendere diritti (cosa che sarebbe comunque doverosa), ma di civiltà, rispetto e dignità. Il governo vantava di voler riportare la sicurezza: i cittadini non sono al sicuro, in primis queste persone che vengono ignorate da uno Stato complice. Siamo ancora davanti a livelli preoccupanti di omobitransfobia, alimentata purtroppo anche da personaggi pubblici.
Massima solidarietà ai ragazzi e a chi si vede negati i propri diritti. Il diritto di amare e sposare chi si vuole. Il diritto di muoversi nella società ed interfacciarsi con persone diverse tra loro, formando coppie e famiglie che non siano di serie A o di serie B. Il diritto di essere ciò che si è. Senza rinnegarlo per dare contentini a terzi: è questo il vero capriccio, quello di non accettare che si inseriscano in modo sano realtà già esistenti, non accettare che queste persone siano felici, che siano finalmente persone e basta, non un capro espiatorio. Basta con l’odio.
Lorenzo Roggia, segretario di Radicali Cuneo
Alice Depetro, presidente
Emanuele Gallo, tesoriere