“Ci sono tutte le condizioni perché una revisione del coprifuoco possa essere accolta, Draghi si è dimostrato molto disponibile, i parametri stanno migliorando un po’ ovunque”. Lo ha detto stamattina il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in visita presso il nuovo centro vaccinale “drive-in” allestito nel parcheggio multipiano di Le Gru e in vista della cabina di regia convocata per lunedì prossimo dal presidente del Consiglio. Le Regioni, oltre allo slittamento di almeno un’ora del termine per il rientro in casa, chiedono anche una revisione dei criteri per i cambiamenti di colore: “L’Rt è un dato importante, ma può essere fuorviante. - ha detto Cirio parlando all’Ansa - Va parametrato ad altri due valori, quello dell’incidenza dei nuovi casi e quello dei posti letto: quest’ultimo fino ad oggi non contava nel cambiamento dei colori, invece ora diventa un elemento determinante".
In vista delle prossime riaperture, il presidente della Regione ha spiegato che “Bisogna riaprire in sicurezza perché non dobbiamo più chiudere. La scorsa estate è stata vissuta con un po’ di imprudenza: oggi ci vuole più consapevolezza, ma a differenza di un anno fa abbiamo i vaccini. In Piemonte la macchina sta funzionando bene, inoltre martedì sera il Generale Figliuolo mi ha dato garanzie sulle forniture dei prossimi mesi, questo mi ha permesso di ‘forzare’ il sistema: dalla prossima settimana si avrà l’appuntamento per il vaccino entro 48 ore dalla prenotazione, è un provvedimento di rispetto nei confronti delle persone. Contiamo di mettere in sicurezza tutto il Piemonte entro l’estate”.
Cirio è poi tornato sul tema delle isole Covid free, sistema che si chiede di applicare anche alle aree montane: “Nessuno mi convincerà mai che un abitante di Capri abbia meno possibilità di cura di un abitante di un piccolo Comune di montagna. Andate a Elva, e vedete quanto ci mettete a farvi ricoverare se state male”, ha concluso l’ex europarlamentare albese.